I dati alla produzione e all'importazione di marzo segnano un indice in crescita dello 0,2%, dopo il calo di febbraio
NEUCHÂTEL - I prezzi alla produzione e all'importazione sono tornati ad aumentare su base mensile in Svizzera in marzo, dopo il calo di febbraio.
Nel terzo mese del 2023 il relativo indice calcolato dall'Ufficio federale di statistica (UST) si è attestato a 109,3 punti, con una progressione mensile dello 0,2%. Su base annua si registra invece una crescita del 2,1%, in rallentamento comunque rispetto a quelle osservate in febbraio (2,7%) e gennaio (+3,3%) di quest'anno, e per il 2022, quelle di dicembre (+3,2%), novembre (+3,8%), ottobre (+4,9%) e settembre (+5,4%).
Nel dettaglio, per quanto riguarda il dato sui soli prezzi alla produzione - che mostra l'evoluzione dei prodotti indigeni - in marzo si è assistito a un aumento rispettivamente dello 0,3% (su base mensile) e del 2,7% (su base annuale), con un indice a 107,1 punti. Nel confronto con febbraio è salito in particolare il costo di latticini, altri prodotti alimentari, prodotti di panetteria, paste alimentari, rottami di ferro e tessili, precisa un comunicato odierno.
I prezzi per categoria - Il secondo sottoindice, quello dei prezzi all'importazione, presenta invece una progressione mensile dello 0,1% e un incremento annuo dell'1,0%, con un indice a 113,8. Si è dovuto pagare di più - nel paragone mensile - soprattutto per gli autoveicoli e parti per autoveicoli nonché per i prodotti alimentari. Sono stati riscontrati prezzi al rialzo anche per altri mezzi di trasporto, ortaggi, meloni e patate, cuoio, prodotti in cuoio e calzature, caffè verde, computer e abbigliamento. Si segnalano invece prezzi in calo di prodotti petroliferi, metalli non ferrosi e prodotti relativi, petrolio greggio e gas naturale, nonché acciaio lavorato.