Nel frattempo, UBS ha ripagato l'intera garanzia statale
BERNA - Concedendo garanzie finanziarie per l'acquisizione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS la Confederazione ha guadagnato - a fine maggio, data entro la quale i fondi sono stati interamente rimborsati - complessivamente 110,6 milioni di franchi. Lo si apprende da informazioni pubblicate sul sito del Dipartimento federale delle finanze.
Più in particolare, CS ha pagato un premio di rischio cumulativo di 60,6 milioni di franchi svizzeri per l'assistenza alla liquidità garantita dalla Confederazione nel periodo compreso tra il 20 marzo e il 31 maggio 2023. Si tratta di un premio di rischio dell'1,5% per i mutui a sostegno della liquidità utilizzati nell'ambito del cosiddetto "Public Liquidity Backstop" (PLB).
A ciò si aggiungono 50 milioni di franchi derivanti dal premio annuo pari allo 0,25% per la messa a disposizione della garanzia statale di 100 miliardi di franchi per mutui a sostegno della liquidità, anch'esso pagato per il periodo compreso tra il 20 marzo e il 31 maggio.
Per la grande banca, che nel frattempo ha ripagato l'intera garanzia statale, i costi legati a questa operazione non si limitano a questi 110,6 milioni: ha pure versato interessi e un premio di rischio alla Banca Nazionale Svizzera (BNS).