La banca svizzera è implicata, assieme ad altri istituti stranieri, in una causa miliardaria.
ZURIGO - Una corte d'appello di Londra ha autorizzato ieri una causa collettiva multimiliardaria contro diverse banche di primo piano, fra le quali UBS, per presunte manipolazioni del mercato dei cambi. Lo riferisce la Reuters.
L'anno scorso, il Competition Appeal Tribunal (CAT) - tribunale che si occupa di concorrenza - aveva limitato la possibilità di richiedere risarcimenti, ma in appello le restrizioni sono ora state abolite. La vertenza era stata inizialmente avviata dall'ex responsabile dell'autorità britannica per la concorrenza Phillip Evans per conto di migliaia di gestori patrimoniali, fondi pensione e istituzioni finanziarie. Nel mirino - oltre alla svizzera UBS - figurano le americane JPMorgan, Citigroup, le britanniche Barclays e Natwest, nonché la società giapponese Mitsubishi UFJ Financial Group.
Gli istituti vengono accusati di aver truccato i mercati valutari tra il 2007 e il 2013, nell'ambito di uno scandalo che aveva già fatto parlare di sé: all'epoca - stando alla Reuters - le autorità di vigilanza avevano imposto sanzioni per complessivi 11 miliardi di dollari. UBS era stata multata per 342 milioni di dollari dalla Federal Reserve americana e aveva dovuto adottare una serie di misure correttive; nell'Ue l'impresa svizzera non era invece stata sanzionata perché aveva collaborato con le autorità.
Contattate dalla Reuters, UBS e JPMorgan non hanno voluto commentare la notizia.