L' inflazione nel 2024 si situerà fra l'1,5% previsto dal KOF e il 2,2% pronosticato dalla Banca nazionale svizzera.
BERNA - Gli impiegati in Svizzera dovrebbero prossimamente approfittare di aumenti salariali, ma gli incrementi rischiano di essere in gran parte mangiati dall'inflazione.
Nei prossimi 12 mesi, le società mirano ad aumenti salariali del 2%, si legge in uno studio pubblicato oggi dal centro d'analisi congiunturale KOF del Politecnico federale di Zurigo, basato su un sondaggio al quale hanno partecipato circa 4'500 imprese.
Gli aumenti previsti sono relativamente bassi in settori come l'industria manifatturiera (+1,5%) e il commercio all'ingrosso (+1,6%). Meglio la situazione nel ramo alberghiero e della ristorazione, che soffre della mancanza di personale: gli incrementi dovrebbero arrivare al 3,8%.
Quest'ultimo settore sarà quindi l'unico con un aumento reale, considerando che l'inflazione nel 2024 si situerà fra l'1,5% previsto dal KOF e il 2,2% pronosticato dalla Banca nazionale svizzera.
Sindacati non soddisfatti
Le imprese sentite dal KOF si aspettano un'inflazione ancora maggiore, al 2,5%, un duro colpo per il potere d'acquisto, secondo gli esperti che hanno realizzato il sondaggio.
In luglio, l'inflazione ha proseguito la sua lenta decrescita in Svizzera, progredendo dell'1,6% dopo l'1,7% di giugno, il 2,2% di maggio e il 2,6% di aprile. L'aumento dei salari potrebbe anche avere come effetto quello di far ripartire il carovita, avvertono gli economisti.
L'aumento degli stipendi è giudicato insufficiente dai sindacati. L'Unione sindacale svizzera (USS) ha recentemente chiesto un incremento del 5% per il 2024. "Nel 2023 i salari reali sono calati per il terzo anno consecutivo, una cosa mai vista dalla Seconda guerra mondiale", aveva sottolineato l'organizzazione.