Nella Confederazione la crescita è stata del 4,7% alla somma record di 27,3 miliardi di dollari (24,2 miliardi di franchi)
BERNA / LONDRA - Gli azionisti non sono mai stati meglio retribuiti: nel secondo trimestre il valore dei dividendi aziendali ha raggiunto livelli record, sia in Svizzera che nel mondo. E nell'immediato futuro è attesa una pioggia di denaro ancora più copiosa, malgrado il rallentamento economico, grazie in particolare alle banche che possono sfruttare margini più ampi sulla scia dell'aumento dei tassi.
Stando a uno studio della multinazionale finanziaria inglese Janus Henderson nel secondo trimestre le 1'200 maggiori aziende del pianeta hanno versato 568 miliardi di dollari (502 miliardi franchi), in progressione su base annua del 6,3% (il dato viene rettificato tenendo conto delle distorsioni che possono essere causate per esempio da elargizioni speciali una tantum e dalla variazione dei tassi di cambio). L'88% delle imprese ha mantenuto il suo dividendo costante o l'ha aumentato: particolarmente dinamici si sono mostrati i settori delle banche e dei costruttori automobilistici.
A Singapore, in Germania, in Francia e in Svizzera la remunerazione degli azionisti ha segnato numeri da primato: per quanto riguarda la Confederazione la crescita è stata del 4,7% alla somma record di 27,3 miliardi di dollari (24,2 miliardi di franchi). All'incremento ha in particolare contribuito l'aumento del 40% del dividendo operato dal colosso della logistica Kuhne & Nagel.
Per l'insieme dell'anno gli esperti di Janus Henderson si aspettano una crescita dei dividendi planetari del 5% a 1'640 miliardi di dollari, una cifra mai raggiunta in precedenza.
«I mercati prevedono una stagnazione degli utili globali quest'anno, dopo aver raggiunto un livello da primato nel 2022: le aziende con cui parliamo in tutto il mondo sono ora più caute sulle prospettive», afferma Ben Lofthouse, dirigente di Janus Henderson, citato in un comunicato. «Tuttavia, ci aspettiamo che la progressione dei dividendi continui».
«Il settore bancario, in particolare, continuerà a crescere solidamente per il resto dell'anno, garantendo agli azionisti pagamenti record», prevede l'esperto. «Un contesto economico più debole è solitamente negativo per gli istituti, ma l'effetto positivo sui margini bancari derivante dalla fine di anni di tassi d'interesse estremamente bassi è molto forte e favorisce la distribuzione dei dividendi».
«Uno degli elementi rassicuranti del reddito da dividendi è che di solito è molto meno volatile degli utili», osserva Lofthouse. «L'anno scorso le distribuzioni sono state inferiori alla crescita degli utili e quindi quest'anno potrebbero superarla», conclude lo specialista con 25 anni di esperienza nell'industria finanziaria.