Lo indica l'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE)
BERNA - La diminuzione della mobilità nell'anno pandemico 2020 ha comportato una diminuzione dei costi esterni dei trasporti, calati di 2 miliardi di franchi a 12 miliardi rispetto all'anno precedente. Lo indica l'Ufficio federale dello sviluppo territoriale (ARE).
Nel dettaglio, i costi esterni legati all'inquinamento atmosferico sono scesi del 16% rispetto al 2019, a 3,5 miliardi di franchi. Poiché il traffico ha generato meno emissioni di CO2, i costi riconducibili al cambiamento climatico (ad esempio a eventi meteorologici estremi) sono diminuiti del 34%.
Anche le spese causate dal tempo perso sulle strade e al minore comfort dei trasporti pubblici a causa delle infrastrutture troppo sollecitate sono diminuite. Nel 2020 tali costi si sono attestati rispettivamente a 2,6 miliardi (-16% rispetto al 2019) e a 16 milioni di franchi (-40%).
Nell'anno pandemico 2020 sono invece aumentati i costi esterni causati dagli incidenti in bicicletta, e-bike e motorini. Nel caso delle biciclette e delle e-bike meno veloci (fino a 25 km/h) la crescita è stata del 22% (a 644 milioni di franchi), nei motorini e delle bici elettriche veloci (fino a 45 km/h) del 24% (a 41 milioni di franchi).
Più in generale, l'ARE fa notare come l'anno pandemico sia stata un'eccezione. Viene infatti ritenuto improbabile una conferma del calo generale anche negli anni a venire. La tendenza sul lungo periodo è infatti all'aumento.