L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari controllerà la banca elvetica con 22 funzionari.
BERNA - L'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (Finma) intende potenziare il controllo della nuova UBS, nata dopo l'acquisizione di Credit Suisse (CS): non meno di 22 funzionari saranno direttamente incaricati della supervisione del colosso bancario, un numero superiore e con maggiori risorse di quanto fosse in precedenza previsto per le verifiche dei due singoli istituti.
A ciò si aggiungono, come di consueto, le ampie e specializzate funzioni trasversali della Finma, ha spiegato oggi all'agenzia Awp un addetto alla comunicazione. Inoltre saranno anche attivate società di revisione. La Finma sorveglierà la grande banca risultante dalla fusione «in modo molto intenso», ha indicato il portavoce. UBS dovrà rispettare i requisiti di vigilanza «in ogni costellazione».
L'autorità non ha invece preso posizione sulla decisione dell'istituto guidato da Sergio Ermotti di integrare completamente le attività svizzere di CS. «La Finma non commenta le decisioni strategiche delle parti sottoposte a vigilanza», ha dichiarato l'addetto stampa. Tuttavia come di consueto in queste situazioni la Finma è stata informata in anticipo della decisione.
Come noto la Finma non ha svolto un ruolo secondario nell'acquisizione orchestrata dal Consiglio federale, che ha messo in campo garanzie statali ed è uscito dall'ordinamento giuridico ordinario: essa ha in particolare adottato la decisione di portata storica di azzerare il valore delle ormai famose obbligazioni convertibili AT1 (Additional Tier 1) di Credit Suisse, per un valore totale di circa 16 miliardi di franchi. Questo ha provocato un terremoto sui mercati finanziari - e sono fioccati centinaia di ricorsi e richieste di risarcimento nei confronti della Confederazione - ma ha ridotto in modo drastico i debiti di CS, che è stata acquistata da UBS per 3 miliardi di franchi. L'effetto si è visto nei risultati trimestrali odierni: UBS ha conseguito un utile netto di 28,9 miliardi di dollari (25,4 miliardi di franchi) che include un utile contabile di pari importo (cosiddetto goodwill - avviamento - negativo) proprio in relazione all'acquisizione.