Il colosso farmaceutico ha visto calare il fatturato, anche più di quanto si aspettassero gli analisti.
BASILEA - Il boom legato al Covid è definitivamente finito: nei primi nove mesi dell'anno Roche ha visto calare il fatturato, anche più di quanto si aspettassero gli analisti. La reazione della borsa è stata molto negativa, con il titolo che è sceso a un minimo pluriennale.
Nel periodo in rassegna il colosso farmaceutico renano ha contabilizzato ricavi per 44,1 miliardi di franchi, in flessione del 6%, su base annua, emerge dai dati pubblicati oggi. A tassi di cambio costanti la contrazione è dell'1%, leggermente migliore degli obiettivi fissati dai vertici della società.
A pesare è stato il crollo dei proventi della divisione diagnostica (-25% a 10,4 miliardi), che tanto aveva approfittato della pandemia di coronavirus e della relativa esigenza di test di massa. Il secondo pilastro del gruppo, il comparto farmaceutico, ha visto per contro il giro d'affari salire dell'1% a 33,6 miliardi. Per fare qualche esempio, il preparato Ocrevus ha generato 1,8 miliardi (+14%), Hemlibra 3,1 miliardi (+19%), Perjeta 3,0 miliardi (+6) e Tecentriq 2,7 miliardi (+11%).
"Abbiamo ottenuto buoni risultati nei primi nove mesi del 2023, più che compensando il previsto calo della domanda di prodotti Covid-19: escludendo questi articoli le vendite hanno continuato a crescere fortemente, con un +9% a tassi di cambio costanti", afferma il Ceo Thomas Schinecker, citato in un comunicato. "Inoltre, abbiamo compiuto progressi significativi nella nostra pipeline di prodotti con numerosi studi clinici positivi. Sono particolarmente soddisfatto dei dati di fase III di Alecensa per il trattamento del cancro al polmone in fase iniziale", aggiunge il manager subentrato a inizio marzo a Severin Schwan, che da parte sua è diventato presidente del consiglio di amministrazione.
In assenza di dati sulla redditività - come da tradizione la società non li pubblica in questo momento dell'anno - l'attenzione dei commentatori si è concentrata quindi sulla tenuta delle vendite di medicamenti. E sulla conferma delle previsioni per l'insieme dell'anno, che vertono su un calo a una bassa cifra percentuale del fatturato: alcuni esperti speravano che i pronostici fossero ritoccati al rialzo, cosa che però non è avvenuta.
La delusione si è fatta sentire in borsa: nella prima ora di contrattazioni il buono di godimento Roche - è questo il titolo di riferimento, non l'azione al portatore - perdeva oltre il 4%, in un mercato già negativo nella misura di circa l'1,5% a causa delle tensioni in Medio Oriente. Il titolo ha toccato un minimo a 236,85 franchi: per ritrovare un corso così basso bisogna tornare al dicembre 2018. Dall'inizio del 2023 la performance è del -14%; a titolo di confronto, l'azione Novartis ha guadagnato il 4%.
Fondato nel 1896 a Basilea dall'impiegato di banca Fritz Hoffmann-La Roche (1868-1929), il gruppo Roche è stato uno dei primi produttori industriali di medicinali. Nel corso dei decenni diversi suoi preparati hanno fatto la storia della medicina. Oggi la società è attiva in oltre 100 paesi del mondo e ha quote di mercato particolarmente significative nel settore dei farmaci tumorali e della diagnostica.