Malgrado ciò, i prezzi non dovrebbero aumentare in modo significativo.
BERNA - Il raccolto di patate si annuncia molto scarso quest'anno: i produttori prevedono un calo di circa un terzo rispetto alla media pluriennale. Malgrado ciò, i prezzi non dovrebbero aumentare in modo significativo.
Allo stadio attuale si stima la minore produzione in 100'000 tonnellate. Ciò interesserà soprattutto i prodotti trasformati come le patate fritte, mentre per quelle da tavola la situazione è leggermente migliore, ha indicato il presidente dell'associazione dei produttori svizzeri di patate Ruedi Fischer a Keystone-ATS, confermando quanto pubblicato dal Servizio di Informazione Agricola LID (Landwirtschaftlicher Informationsdienst) e precisando che i dati definitivi saranno disponibili a inizio dicembre.
La causa principale della diminuzione dei raccolti è il clima umido della scorsa primavera che ha impedito alle patate di sviluppare radici in profondità, necessarie per affrontare il caldo e la siccità estiva.
Con temperature comprese tra 28 e 30 gradi le patate non crescono più. Chi dispone di impianti di irrigazione è riuscito a mitigare la situazione. Tuttavia, solo metà della superficie coltivata in Svizzera viene irrigata, ha precisato Fischer.
A ciò va aggiunto il proliferare di parassiti, a causa degli inverni troppo miti degli scorsi anni e del clima estivo caldo e secco. Le limitazioni all'uso di prodotti fitosanitari imposti da Berna complica ulteriormente la situazione, ha aggiunto Fischer.
Per quest'ultimo i consumatori non devono però preoccuparsi: le scorte di patate vengono analizzate ogni mese e in caso di carenza vengono aumentate le importazioni. Dato che la situazione all'estero è simile, i prezzi di acquisto sono in parte già raddoppiati, ma il livello resta basso. Tale aumento non dovrebbe inoltre ripercuotersi nei negozi: la concorrenza nel settore del commercio al dettaglio è troppo forte, sostiene Fischer.