È il portavoce di SantéSuisse a puntare il dito. PharmaSuisse ribatte: «Critiche un po' penose»
BERNA - Troppe farmacie in Svizzera? È quello che crede il portavoce di SantéSuisse Christophe Kämpf: «In Svizzera ci sono più farmacie che centri Coop e Migros messi insieme», aveva dichiarato nei giorni scorsi. Alla fine del 2022, infatti, si contavano 1'839 farmacie e 1624 filiali di Coop e Migros (rispettivamente 960 e 664). «Questa cifra solleva delle domande», aveva aggiunto Kämpf.
Santé-Suisse è solita criticare l'eccesso di offerta del settore sanitario e ritiene che essa sia responsabile dell'alta domanda di prestazioni mediche. Ma per il settore farmaceutico è un po' diverso. Secondo Kämpf «l'alta densità non è certo estranea al fatto che il margine dei farmacisti sulla vendita di un farmaco è due volte superiore rispetto alla media europea».
La portavoce di PharmaSuisse, Nicole Demierre Rossier, dal canto suo, aveva risposto: «Queste critiche sono un po' penose. SantéSuisse è consapevole che la quota di distribuzione per i farmaci con obbligo di prescrizione è definita in un'ordinanza. Il suo valore non è cambiato dal 2010. I costi del personale, del trasporto e delle infrastrutture che la quota deve coprire sono aumentati. E il numero di farmacie non ha nulla a che vedere con questo».
Secondo PharmaSuisse il numero di farmacie è rimasto stabile. In particolare, stando a Rossier, in Svizzera ci sono 21 farmacie ogni 100mila abitanti. In Europa sono 32. Ma il calcolo è da relativizzare: «È diverso a seconda di ciò che viene incluso», commenta la portavoce. A suo avviso, l'importante è avere una buona copertura in tutto il Paese: «Le farmacie svolgono un ruolo fondamentale nel sistema sanitario, soprattutto per i pazienti che non hanno un medico di base. Possono agevolare i medici per i casi meno importanti».