Si parla di un incremento superiore al 2.5%. Unia però guarda già all'anno successivo: «Sarà necessaria un'azione ancora più forte»
BERNA - In diversi settori, il 2024 vedrà aumenti salariali superiori al 2,5%, un valore addirittura maggiore rispetto a quello dell'inflazione. Lo si legge in una nota odierna del sindacato Unia, in cui si sottolinea che «la mobilitazione sindacale sta dando i suoi frutti».
Il sindacato comunica che i ritocchi verso l'alto degli stipendi varranno specialmente per l'artigianato e per i principali contratti collettivi di lavoro (CCL) nel settore terziario. Unia aggiunge che gli aumenti si tradurranno in «un sostegno vitale al potere d'acquisto di 700'000 dipendenti», ma avverte che «l'anno prossimo sarà necessaria un'azione ancora più forte».
Nel dettaglio, ad esempio, Unia ha ottenuto per l'anno venturo aumenti generali di 120 franchi al mese nel settore della tecnica della costruzione, che corrispondono al 2,5%, o più per i salari bassi. Nel caso degli elettricisti, l'aumento è del 2,2%.
Cifre simili sono state raggiunte nel settore della carrozzeria (aumento generale di 125 franchi), nel ramo dell'involucro edilizio (100 franchi), nonché in quello dell'isolazione e in diverse convenzioni cantonali.
Nel settore dei servizi, gli aumenti sono talvolta superiori all'inflazione. Presso Coop, ad esempio, gli stipendi fino a 4800 franchi sono stati aumentati di 140 franchi (ovvero dal 2,9% al 3,3% a seconda dei casi). Il settore alberghiero e della ristorazione ha ricevuto una compensazione totale dell'inflazione, più 5 franchi. Anche i parrucchieri e i servizi di pulizia e manutenzione hanno beneficiato di miglioramenti sostanziali.
Nell'industria, secondo Unia, il grosso delle trattative sugli stipendi è ancora da fare. «Le aspettative sono elevate dopo le perdite salariali reali dello scorso anno». L'accordo raggiunto con la fonderia Nottaris, ad esempio, dove l'intera forza lavoro ha ricevuto un aumento del 4%, dimostra che è possibile soddisfare queste aspettative, aggiunge. Alla Wander, i salari minimi sono stati aumentati di 200 franchi e quelli effettivi del 2,3%.
«Ma la strada da percorrere è ancora lunga», aggiunge il sindacato. Per gli anni 2021 e 2022 sono state accumulate perdite salariali reali del 2,7% in media. Ci sono anche tendenze al ribasso, come il congelamento dei salari nel settore principale dell'edilizia.
Dal canto loro, i dipendenti dell'Amministrazione federale dovranno probabilmente «accontentarsi» di un aumento dell'1% nel 2024. I negoziati per ottenere una piena compensazione dell'inflazione sono falliti, hanno annunciato i cinque sindacati interessati, che si dicono «profondamente delusi».
Le organizzazioni del personale chiedevano un aumento del 2,2% per il 2024, oltre a un recupero dello 0,4% per il 2022 e il 2023, per un totale del 2,6%, ha dichiarato a Keystone-ATS Jérôme Hayoz, segretario generale dell'Associazione del personale della Confederazione (APC).
Il Consiglio federale dovrebbe annunciare la sua decisione finale «nelle prossime settimane». I sindacati si aspettano un aumento dell'1%, in linea con il budget, più una spinta per i salari bassi. Come promemoria, per l'anno in corso è stato concesso un aumento del 2,5%, mentre l'anno precedente dello 0,5%.
Per l'Amministrazione pubblica federale e i suoi circa 40'000 dipendenti gli stipendi non sono oggetto di vere e proprie trattative come in altri settori, si tratta piuttosto di una questione di dialogo. I sindacati non hanno diritto di presentare ricorso.