A dirlo è l'autorità di vigilanza dei mercati finanziari.
BERNA - Le obbligazioni convertibili AT1 (Additional Tier 1) di Credit Suisse (CS), il cui valore di 16,5 miliardi è stato completamente azzerato nell'ambito dell'acquisizione forzata da parte di UBS, «hanno svolto pienamente la loro funzione»: lo afferma la Finma, l'autorità di vigilanza dei mercati finanziari.
«Tutte le particolarità delle obbligazioni AT1 erano note agli investitori», ha detto Alain Girard, responsabile del comparto risanamento e risoluzione della Finma, durante la presentazione del rapporto sul caso CS.
L'autorità ricorda che le AT1 erano state create nel 2011 nell'ambito della legislazione sulle banche di importanza sistemica. Lo scopo era quello di rendere più facile per le banche ottenere capitale. "I creditori AT1 devono sostenere le perdite prima che venga avviata una procedura formale di risanamento".
La decisione della Finma di azzerare il valore di questi titoli ha portato a una valanga di azioni legali, sia in Svizzera che all'estero. Stando allo stesso rapporto dell'autorità circa 2500 creditori AT1 hanno presentato un totale di 230 ricorsi contro il provvedimento. Sul tema dovrà esprimersi il Tribunale amministrativo federale.