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SVIZZERAPMI, in frenata fusioni e acquisizioni

16.02.24 - 10:50
Il settore subisce i riverberi delle tensioni sul mercato globale. Le cifre in un nuovo studio firmato da Deloitte
Depositphotos (SergeyNivens)
Fonte ats
PMI, in frenata fusioni e acquisizioni
Il settore subisce i riverberi delle tensioni sul mercato globale. Le cifre in un nuovo studio firmato da Deloitte

BERNA - Le piccole e medie imprese (PMI) svizzere sono state meno attive a livello di fusioni e acquisizioni (mergers and acquisitions, M&A) lo scorso anno. Le tensioni sul mercato mondiale hanno avuto ripercussioni in questo settore e la Svizzera non è stata risparmiata, secondo una ricerca della società di consulenza Deloitte.

In totale, le PMI hanno partecipato a 211 transazioni, in calo del 13% rispetto all'anno precedente. Di queste, 76 erano aziende svizzere che hanno effettuato un'acquisizione all'estero (75 nel 2022). Nello stesso periodo, le acquisizioni straniere che hanno interessato PMI svizzere sono scese da 98 a 64. In questo senso «le PMI svizzere hanno beneficiato della forza del franco» spiega Deloitte.

Per quanto riguarda i settori di attività, il maggior numero di operazioni di fusione e acquisizione è stato effettuato nell'industria e nei servizi IT e software, che hanno raggiunto entrambi il 21%. Le aziende del settore sanitario e delle scienze della vita hanno rappresentato il 16%, seguite da vicino dai servizi e dai beni di consumo (15%).

Nella classifica delle cinque principali transazioni per cantone, Zurigo è in testa, seguito da Berna, Vaud, Ginevra e Lucerna.

Per il 2024, gli esperti di Deloitte prevedono un effetto di recupero con una ripresa delle fusioni e acquisizioni in Svizzera.

Le PMI incluse nello studio hanno un fatturato superiore a 10 milioni di franchi e meno di 250 dipendenti. Il loro valore aziendale è compreso tra 5 e 500 milioni di franchi.

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