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FRANCIANestlé Waters denunciata in Francia: «Usa filtri vietati per l'acqua»

21.02.24 - 08:23
L'ong Foodwatch punta il dito contro la multinazionale e l'accusa di nove infrazioni nei trattamenti delle sue acque in bottiglia.
AFP
Fonte ats
Nestlé Waters denunciata in Francia: «Usa filtri vietati per l'acqua»
L'ong Foodwatch punta il dito contro la multinazionale e l'accusa di nove infrazioni nei trattamenti delle sue acque in bottiglia.

PARIGI - L'ong Foodwatch ha sporto denuncia oggi a Parigi contro Nestlé Waters, filiale del colosso di Vevey (VD), per nove infrazioni. L'azienda è accusata di aver trattato illegalmente la sua acqua in bottiglia e di averla venduta senza informarne i consumatori.

«Nessuno, nemmeno una multinazionale come Nestlé, è al di sopra della legge», ha denunciato l'associazione attiva nella tutela dei consumatori in una nota.

Foodwatch si basa su un'inchiesta di Radio France e del quotidiano Le Monde, che a fine di gennaio ha rivelato come la filiale del gruppo svizzero abbia utilizzato «sistemi di trattamento dell'acqua come filtri al carbonio o filtri UV» per i marchi Perrier, la cui sorgente si trova nel sud della Francia, Vittel, Hépar e Contrex, imbottigliate nei Vosgi.

Presso Nestlé Waters, «il 100% dei marchi è interessato dall'uso di trattamenti vietati», precisa l'ong, che punta il dito anche contro il gruppo francese Sources Alma.

Per Foodwatch, «la frode dell'acqua filtrata illegalmente è paragonabile allo scandalo della carne di cavallo di dieci anni fa». L'ong sottolinea che «è evidente la violazione delle norme, l'inganno dei consumatori, il guadagno economico e l'intento di ingannare, poiché le aziende hanno nascosto i processi di filtrazione agli ispettori e si sono guardate bene dal fornire informazioni ai consumatori o ai distributori», vendendo «i loro prodotti non conformi per anni, sia in Francia che probabilmente sul mercato interno europeo».

L'organizzazione si interroga anche sulla «compiacenza della Francia, coinvolta in questa vicenda per anni», che «avrebbe dovuto allertare le autorità europee e gli altri Stati membri che importano queste acque». In merito, l'ong ha scritto al Commissario europeo per la salute e la sicurezza alimentare.

La procura di Epinal, nella regione dei Vosgi, ha già aperto un'indagine preliminare nei confronti di Nestlé Waters per inganno.

Anche in Svizzera
Al momento delle rivelazioni dei media, Nestlè Waters aveva assicurato all'agenzia AFP che, sebbene l'obiettivo di questi trattamenti sia sempre stato quello di garantire la sicurezza alimentare, essi hanno portato l'azienda a perdere di vista la questione della conformità normativa. I marchi sono ora pienamente conformi al quadro normativo applicabile in Francia, ha dichiarato l'azienda, che afferma di aver abbandonato i trattamenti vietati negli ultimi tre anni.

Ha inoltre giustificato questa pratica menzionando i cambiamenti dell'ambiente attorno alle sue fonti e la presenza di vari elementi chimici o microbiologici che si accumulano con il passaggio dell'acqua nelle falde sotterranee o nelle tubature degli stabilimenti.

In Svizzera, Nestlé ha ammesso di aver utilizzato «filtri a carbone attivo» per la sua acqua minerale Henniez nel canton Vaud. Si tratta di «misure di protezione non conformi al quadro normativo», conclusesi alla fine del 2022.

L'anno scorso, Nestlé Waters ha sospeso in primavera il prelievo di acqua Hépar da due pozzi nei Vosgi a causa del deterioramento delle condizioni climatiche, prima di annunciare la soppressione di 171 dei 721 posti di lavoro della sua filiale Vittel.

Parallelamente, le famose bottiglie verdi di Perrier si sono fatte sempre più rare sugli scaffali dei supermercati. La multinazionale ha affermato di dover affrontare condizioni operative sempre più difficili, in particolare a causa di eventi climatici più frequenti e più intensi, con un'alternanza di episodi di siccità e di forti piogge.

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COMMENTI
 

klich69 10 mesi fa su tio
Era ora, i prodotti di questo marchio sono dannosi alla salute, li conosco bene ci ho lavorato anni e deludono perché il consumatore è un bambolotto da scuotere.

Fabvan 10 mesi fa su tio
Un articolo così lungo e non viene detta la cosa più importante: cosa c'è di male nell'uso delle luci UV e dei filtri a carbone attivo e perché non sono a norma? Tutto quello che viene detto è non sono a norma. Nessuna ragione è fornita. È così che si fa informazione?
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