Nel 2023 i clienti hanno raggiunto quota 2,5 milioni. I vertici della Posta parlano di «buon risultato»
BERNA - Nel 2023 PostFinance ha incassato e guadagnato di più: la filiale finanziaria della Posta ha visto i ricavi salire (su base annua) del 25% a 2,0 miliardi di franchi, mentre l'utile operativo Ebit è progredito del 15% a 264 milioni.
I clienti sono lievemente aumentati, salendo a 2,5 milioni, ma i loro patrimoni sono scesi di 0,5 miliardi a 104,1 miliardi, emerge dalle informazioni diffuse dalla casa madre nell'ambito della presentazione dei suoi conti.
In relazione a PostFinance, i vertici della Posta parlano di un «buon risultato», conseguito in un anno a loro giudizio turbolento. L'istituto ha approfittato dell'aumento dei tassi d'interesse. L'azienda ritiene però di operare in un contesto economico e normativo difficile, caratterizzato dallo svantaggio concorrenziale rappresentato dall'impossibilità di concedere autonomamente crediti e ipoteche. Intanto la tendenza verso la digitalizzazione del traffico dei pagamenti induce un forte calo delle transazioni nelle filiali della Posta e grava sempre più sul risultato di PostFinance nel quadro del servizio universale, lamentano i manager.
Attiva soprattutto nel comparto del traffico dei pagamenti (le transazioni annue superano il miliardo), PostFinance opera dal 1997 come unità della Posta e dal 2008 quale società anonima. Nel 2015 è stata classificata fra le banche di importanza sistemica in Svizzera. Appartiene al 100% alla Posta, che a sua volta è un ente autonomo di diritto pubblico la cui forma giuridica è quella di una società anonima di diritto speciale. Il presidente della direzione di PostFinance Hansruedi Köng - che ha lasciato l'istituto a fine febbraio: sarà sostituito a partire dal primo luglio da Beat Röthlisberger - figura fra i manager delle aziende parastatali meglio pagati: nel 2023 ha incassato compensi per 835'000 franchi, cioè dieci volte il salario mediano in Svizzera.