Le banconote sono sempre meno utilizzate, tanto da esser restituite in massa alla Banca nazionale. Cosa sta accadendo?
BERNA - Il numero di banconote da mille franchi in circolazione continua a diminuire. Così come i pezzi da 100 e 200 franchi. Mai prima d'ora, dal 2000 per l'esattezza, si era verificato un calo così marcato delle banconote di grosso calibro, protratto per mesi. La colpa, scrive la Tages Anzeiger, è da attribuire ai tassi di interesse positivi.
Stando al quotidiano del gruppo Tamedia, il biglietto da mille franchi è una delle banconote più preziose al mondo, usato come riserva di valore. Sebbene il numero di queste banconote sia più che raddoppiato, superando i 50 milioni, con la fine dei tassi di interesse negativi la maggior parte del denaro accumulato è stata restituita alla Banca nazionale svizzera (Bns). Questo perché chi detiene denaro contante, oltre a dover sostenere costi di custodia e sicurezza, perde quel che deriva da investimenti in azioni od obbligazioni.
Le ragioni di questa tendenza, inoltre, risiedono anche nei tempi che viviamo. Carte e app hanno reso la transizione verso i pagamenti digitali più veloce, accelerata dalla pandemia. Nei negozi, questi sono diventati metodi sempre più diffusi, stando agli ultimi dati dello Swiss Payment Monitor, uno studio dell'Università di Scienze Applicate di Zurigo e dell'Università di San Gallo. Insomma, probabilmente è solo una questione di tempo, prima che anche le app di pagamento, in particolare Twint, superino il contante.
Secondo Martin Schlegel, vicepresidente della Bns, a ogni modo, «Il contante non scomparirà». Si assisterà piuttosto a una diminuzione dell'uso che potrebbe portare una riduzione dell'accettazione del contante.
Secondo il sondaggio della Banca Nazionale sui metodi di pagamento, inoltre, un quarto delle aziende utilizzerebbero meno contante a causa della riduzione degli sportelli bancomat e degli sportelli bancari e postali. Significa che anche il numero delle aziende che accettano contante è in contrazione.
Lo scorso autunno, la Bns ha istituito un gruppo di esperti e ha lanciato, insieme all'Amministrazione federale delle finanze (AFF), una tavola rotonda per discutere eventuali contromisure con banche, dettaglianti e altri gruppi di interesse.
Non tutti sono però dell'idea che il contante debba sparire. Prossimamente i cittadini svizzeri saranno chiamati a votare l'iniziativa popolare "Il contante è libertà" e una controproposta diretta a garantire il mantenimento del contante. Nel frattempo è stata lanciata dal Movimento svizzero per la libertà un'altra iniziativa: "Chi vuole pagare in contanti deve poter pagare in contanti, per cui c'è tempo fino al 21 settembre per raccogliere le firme.
Intanto, secondo lo Swiss Payment Monitor, sei intervistati su dieci sono favorevoli all'obbligo di accettazione del contante, ovunque.