Cresce il divario salariale (1'198 franchi in meno) rispetto al resto del Paese, dove la retribuzione media è di 6'788 franchi.
NEUCHÂTEL - Seimilasettecentottantotto franchi lordi al mese lavorando a tempo pieno: è il salario mediano relativo al 2022 rilevato in Svizzera. Il Ticino rimane la grande regione con le retribuzioni più basse con un salario mediano di 5'590 franchi.
È quanto emerge dai primi risultati della Rilevazione della struttura dei salari (RSS) presentata oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST) nel corso di una conferenza stampa. Rispetto al 2020 il salario mediano svizzero è aumentato di 123 franchi, mentre quello ticinese di solo 46 franchi. La differenza fra la remunerazione svizzera e quella ticinese quindi è ancora aumentata passando da 1'119 franchi nel 2020 a 1'198 franchi nel 2022.
Sebbene tra il 2008 e il 2022 la piramide generale dei salari sia rimasta relativamente stabile, sussistono differenze importanti a seconda dei rami economici e dei profili dei dipendenti, precisa l'UST in un comunicato. Il 10% dei dipendenti meno remunerati in Svizzera ha guadagnato meno di 4'487 franchi al mese, mentre il 10% meglio pagato ha percepito un salario superiore a 12'178 franchi.
L'Unione sindacale svizzera: «Il salario minimo di 5'000 franchi è il minimo assoluto» - Fra i presenti alla conferenza stampa anche i rappresentanti della Unione sindacale svizzera: «Il salario minimo di 5.000 franchi è il minimo assoluto - ha affermato Daniel Lampart, capo del segretariato e capo economista dell'USS - nel complesso la situazione economica è da buona a molto buona, ma sempre più famiglie faticano ad arrivare a fine mese». E critica il fatto che dal 2021 i contratti collettivi di lavoro non prevedono alcun adeguamento all'inflazione. «Una volta era una cosa ovvia per le parti sociali» ha dichiarato.
L'analisi degli imprenditori: «I salari minimi cantonali non sono necessari» - Per l'Unione svizzera degli imprenditori «i salari minimi cantonali non sono necessari», ha detto il direttore Roland Müller, aggiungendo che «gli ultimi anni sono stati molto impegnativi per l'economia» (citando gli scenari di guerra internazionali come quello ucraino). «Nonostante ciò, in molti settori si sono registrati aumenti salariali inferiori alla media» ha affermato, sostenendo comunque che «il divario salariale non si è allargato e i salari bassi sono aumentati più di quelli alti».
Grandi differenze salariali tra i diversi rami economici: nell'industria del tabacco, stipendi anche di 13mila franchi al mese - Nel 2022 il mercato del lavoro svizzero ha presentato grandi disparità salariali a seconda delle attività economiche esercitate. Infatti, i livelli di remunerazione sono chiaramente superiori al salario mediano (6788 fr. lordi al mese) nei rami a forte valore aggiunto, quali le attività informatiche (9412 fr.), l'industria farmaceutica (10 296 fr.), il settore bancario (10 491 franchi) e l'industria del tabacco (13 299 franchi).A metà della piramide dei salari si trovano rami come quello delle costruzioni (6410 fr.), dei trasporti aerei (6980 fr.), dell'industria meccanica (7245 fr.) e del commercio all'ingrosso (7 414 fr.). Alla base della piramide salariale troviamo, tra gli altri, il commercio al dettaglio (5095 fr.), la ristorazione (4601 fr.), i servizi di alloggio (4572 fr.) ei servizi personali (4384 fr.).
Invariato il tasso di impieghi a basso salario
Il tasso medio di impieghi a salario basso in Svizzera è rimasto invariato fra il 2020 e il 2022. Nello stesso periodo è invece aumentato il valore medio dei bonus distribuiti ai dipendenti, sottolinea l'Ufficio federale di statistica (UST). Viene considerato "salario basso" uno stipendio che nel 2022 era inferiore a 4'525 franchi lordi al mese per un impiego a tempo. I rami economici che presentano una quota elevata di queste posizioni sono: i trasporti aerei (18,9%), la produzione audiovisiva (19,9%), il commercio al dettaglio (23,3%), l'industria alimentare (25,9%), la ristorazione (46,3%), i servizi di alloggio (47,5%) e i servizi personali (54,4%). Nel 2022, oltre mezzo milione di persone (566'100), pari al 12,1% dei lavoratori dipendenti aveva un impiego a salario basso (nel 2020 erano 491'900, pari al 12,0%). Il 62,1% erano donne.
La differenza di retribuzione mediana tra uomini e donne continua a diminuire
Nel 2022, il divario di retribuzione mediana tra uomini e donne era del 9,5%. Si tratta di due punti percentuali in meno rispetto a quattro anni prima. Le differenze salariali tra i sessi possono essere in parte spiegate dai diversi livelli di istruzione o dal livello di responsabilità sul posto di lavoro. In generale, le disparità riflettono la diversa integrazione professionale di donne e uomini nel mercato del lavoro.
Secondo l'ultima rilevazione della struttura dei salari in Svizzera, più alto è il livello gerarchico del posto di lavoro, maggiore è il divario retributivo tra i sessi. Nel 2022, le donne che occupavano posti di lavoro con un alto livello di responsabilità guadagnavano 9'565 franchi lordi al mese, mentre gli uomini allo stesso livello ricevevano 11'212 franchi, il che corrisponde a una differenza del 14,7% (16,8% nel 2020 e 18,6% nel 2018). Per gli impieghi senza funzioni di quadro la disparità salariale fra uomini e donne era invece del 5,7% (6,9% nel 2020 e 7,6% nel 2018).
Le donne nell'anno in rassegna rappresentavano il 62,1% dei dipendenti con un salario mensile inferiore a 4'500 franchi lordi per un equivalente a tempo pieno (63,1% nel 2020). Come nel 2020, il 75,4% del personale con una retribuzione superiore ai 16'000 franchi al mese per un equivalente a tempo pieno è di sesso maschile.