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SVIZZERAIl Ceo di Swiss Life: «Lasciate in pace gli assicuratori»

29.04.24 - 14:38
Patrick Frost interviene su un ipotetico inasprimento delle norme "too big to fail": «Noi e le banche in due mondi completamente diversi»
Foto Deposit
Fonte ATS
Il Ceo di Swiss Life: «Lasciate in pace gli assicuratori»
Patrick Frost interviene su un ipotetico inasprimento delle norme "too big to fail": «Noi e le banche in due mondi completamente diversi»

ZURIGO - Il presidente della direzione di Swiss Life Patrick Frost teme che un inasprimento delle norme della Finma - l'autorità di vigilanza finanziaria - si traduca in maglie troppo strette per il settore assicurativo.

«Non capisco affatto quando si dice che la Finma è troppo permissiva: nel nostro caso, si è imposta con chiarezza», afferma il 56enne in un'intervista alla Handelszeitung ripresa anche dal portale Cash.

Swiss Life sta esaminando molto attentamente le possibili novità in materia di normative too big to fail. «Per esempio, se la Finma vuole richiedere di nuovo più capitale proprio e a chi, anche se noi - banche e compagnie assicurative - abbiamo già i requisiti di gran lunga più severi al mondo».

Il manager con un dottorato (in economia) e due lauree (scienze naturali nonché diritto) afferma di capire che, sulla scia dell'acquisizione di Credit Suisse (CS) da parte di UBS, si stia discutendo su come regolamentare le grandi banche. «Ma per favore, lasciate in pace noi assicuratori!», dice.

A suo avviso le banche e le compagnie di assicurazione si trovano «in due mondi completamente diversi», ad esempio per quanto riguarda la liquidità. «Le banche hanno passività liquide e i clienti possono ritirare i loro depositi in qualsiasi momento. Questo può portare a una corsa agli sportelli. Per noi è esattamente il contrario. Abbiamo investimenti liquidi e passività altamente impegnate».

Il dirigente di nazionalità svizzera afferma di non appartenere al campo di coloro che sostengono che la supervisione su CS sia fallita: al contrario si schiera fra chi che reputa che la Svizzera è riuscita a evitare danni economici. «Possiamo essere orgogliosi delle nostre autorità, perché sono riuscite a scongiurare che la Svizzera diventasse il faro di una crisi finanziaria globale».

Riguardo alla svalutazione delle obbligazioni AT1 di Credit Suisse, che tanto continua a far discutere, il Ceo in carica dal luglio 2014 appare categorico. «Se ottengo un interesse dell'8-10% su un'obbligazione probabilmente c'è un rischio: bastava leggere il prospetto informativo e fare i compiti». A suo avviso il dibattito in atto sul tema è quindi incomprensibile.

Società con sede a Zurigo, Swiss Life trae le sue origini dalla Schweizerische Rentenanstalt, fondata nel 1857 come assicuratore vita. Oggi il gruppo, che è attivo sui suoi mercati di riferimento Svizzera, Francia e Germania e che è pure un importante attore sul mercato immobiliare, dà lavoro a circa 10'000 dipendenti e dispone di una rete con 17'000 consulenti. Nel 2023 ha incassato premi per 20 miliardi di franchi e l'utile netto si è attestato a 1 miliardo.

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