Il prossimo 3 giugno l'Ufficio federale delle abitazioni non dovrebbe ritoccare i tassi. La previsione degli esperti di UBS
ZURIGO - Il tasso ipotecario di riferimento dovrebbe rimanere invariato nei prossimi 12 mesi, malgrado i tagli del costo del denaro che saranno operati dalla Banca nazionale svizzera (BNS): è la previsione degli esperti di UBS.
Gli specialisti dell'istituto guidato da Sergio Ermotti ritengono che il 3 giugno l'Ufficio federale delle abitazioni (UFAB), nel suo esame trimestrale, manterrà fermo all'1,75% il tasso. Questo perché l'interesse medio dei crediti ipotecari svizzeri non si è mosso, malgrado un primo taglio del tasso guida della BNS (dall'1,75% a 1,50%) effettuato in marzo.
UBS si aspetta altri due ritocchi al ribasso da parte della banca centrale, in giugno e in settembre. Di conseguenza viene ritenuto improbabile che il tasso di interesse di riferimento cresca ancora nell'anno in corso e nel prossimo. Questo significa che l'aumento della pigione che ha interessato molte famiglie a partire da aprile 2024 sarà probabilmente l'ultimo per il momento.
Malgrado l'allentamento dei tassi di mercato un calo del parametro che serve a stabilire gli affitti non è però ancora a portata di mano. Questo perché gli interessi medi delle ipoteche faticheranno a scendere. Di conseguenza la crescita dei canoni d'affitto esistenti (locazioni continuative) dovrebbe rallentare nella seconda metà dell'anno, ma rimanere ancora relativamente elevata: secondo UBS la progressione per l'intero 2024 sarà pari a circa il 3%.