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SVIZZERALa Posta deve risparmiare: circa 170 uffici saranno chiusi

29.05.24 - 07:56
La misura rientra nella strategia "Posta di domani" che sarà portata avanti nei prossimi quattro anni
Depositphotos (taldav68)
La Posta deve risparmiare: circa 170 uffici saranno chiusi
La misura rientra nella strategia "Posta di domani" che sarà portata avanti nei prossimi quattro anni

BERNA - La Posta deve intraprendere drastiche misure di risparmio. All'inizio dell'anno erano stata annunciata la cifra (circa 43 milioni di franchi) ma non cosa si sarebbe fatto per raggiungere quella somma. Mercoledì la direzione del gruppo ha fornito nuove informazioni su come intende procedere.

Le filiali gestite in proprio scendono a 600 - La decisione è stata presa: circa 170 uffici postali saranno chiusi a breve termine, come anticipato dai giornali CH-Media. Alla fine di questa "cura dimagrante", ribattezzata "Posta di domani" e che sarà portata avanti nei prossimi quattro anni, rimarranno 2000 sedi dotate di personale e solo circa 600 filiali gestite in proprio che saranno, come si legge nel comunicato diramato questa mattina, «la colonna portante di una rete capillare» che vedrà la loro trasformazione «in veri e propri centri servizi in collaborazione con enti come banche, casse malattia, compagnie assicurative e autorità». Nelle località in cui a causa del drastico calo della domanda non sarà più possibile continuare a gestire in proprio le filiali esistenti, la Posta ricercherà insieme ai Comuni delle soluzioni sostitutive, «tra cui il collaudato e popolare formato della "filiale in partenariato" o del servizio a domicilio».

100 milioni per il personale - Per fare un confronto: 20 anni fa gli uffici postali erano ancora più di 3000. Di recente il numero di clienti agli sportelli è nuovamente diminuito in modo significativo, mentre le perdite nel settore postale sono aumentate. «La Posta crescerà in maniera mirata e duratura in linea con le esigenze del mercato, mantenendosi economicamente indipendente. E in tal modo continuerà anche a essere una datrice di lavoro interessante per il personale», spiega il CEO Roberto Cirillo. Nei prossimi quattro anni verranno investiti complessivamente oltre 100 milioni di franchi nel personale, in una modernizzazione delle filiali «basata sulla domanda e in nuovi formati caratterizzati da una buona raggiungibilità».

«Nessun piano di licenziamenti» - A gennaio veniva spiegato che «110 posizioni a tempo pieno saranno tagliate nell'amministrazione» nell'ambito di questo programma di riduzione dei costi. Secondo l'azienda, saranno messi in atto «principalmente attraverso partenze naturali, prepensionamenti e una riduzione del livello di occupazione. Tuttavia, potrebbero esserci anche 69 licenziamenti». Secondo il St. Galler Tagblatt, che cita degli addetti ai lavori, non è previsto nessun piano di licenziamenti.

«Vogliamo assumerci le nostre responsabilità» - «Stiamo lavorando a pieno ritmo per proiettare la Posta nel mondo di domani su basi solide, con offerte orientate al futuro e ai bisogni della clientela», afferma Cirillo. E aggiunge: «A tal fine, anche in futuro avremo bisogno di collaboratrici e collaboratori motivati e competenti e pertanto vogliamo continuare a offrire posizioni interessanti, assumerci le nostre responsabilità come datrice di lavoro e promuovere la crescita del personale in modo che possa dare il massimo ogni giorno».

«Irrimediabile perdita di centinaia di posti di lavoro»
Secondo il sindacato syndicom, i piani della Posta porterebbero all’«irrimediabile perdita di centinaia di posti di lavoro». Syndicom critica le intenzioni annunciate dalla Posta assicurando il proprio impegno per «preservare il maggior numero possibile di uffici postali».

«Syndicom si impegna per un servizio pubblico ampliato e si oppone allo smantellamento dei servizi di base. È importante preservare il maggior numero possibile di filiali e di posti di lavoro», sotolinea Manuel Wyss, membro del Comitato direttivo di syndicom. Il sindacato fa appello ai politici e in particolare alle autorità cantonali e comunali interessate e ai loro abitanti affinché si battano per il mantenimento dei loro uffici postali.

«Se ci sarà effettivamente una riduzione del numero di uffici postali - sottolinea Wyss -, syndicom esige dalla Posta che ciò avverrà senza neanche un solo licenziamento. Anche a causa dell’età media del personale attuale, RetePostale deve senz’altro poter garantire ciò grazie alla fluttuazione naturale».

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