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SVIZZERAFINMA ha ragione: Comparis è un «intermediario assicurativo»

12.07.24 - 12:00
Accettata la sentenza del Tribunale amministrativo federale
IMAGO / Depositphotos
Fonte Comparis / ats
FINMA ha ragione: Comparis è un «intermediario assicurativo»
Accettata la sentenza del Tribunale amministrativo federale

ZURIGO - Comparis non deve essere considerato unicamente come un portale che confronta prezzi e prestazioni di vari prodotti ma come un vero e proprio intermediario assicurativo, e come tale deve iscriversi al registro degli intermediari assicurativi non vincolati. Lo ha deciso il Tribunale amministrativo federale (TAF).

Nel settembre 2023 l'Autorità federale di vigilanza sui mercati finanziari (FINMA) aveva ritenuto che Comparis SA dovesse essere considerato un intermediario assicurativo e l'ha invitato a presentare una domanda di iscrizione nell'apposito registro. Contro tale decisione, la società ha inoltrato ricorso al TAF.

In una sentenza pubblicata oggi, i giudici fanno notare come il ricorrente gestisca il portale comparis.ch, sul quale gli utenti possono confrontare varie prestazioni assicurative. Sempre su questo sito, gli utenti possono direttamente chiedere un'offerta alla compagnia assicurativa di loro scelta.

Dal 1° luglio 2023 formalmente la richiesta di un'offerta avviene tramite la consociata optimatis.ch. Il pulsante per chiedere tale offerta si trova in un'area visivamente distinta che dipende da Optimatis, ma sempre sul sito di Comparis. Il TAF ha constatato che le attività delle due società sono economicamente dipendenti: gli utenti non domanderebbero un'offerta tramite Optimatis se il loro interesse non fosse stato suscitato in precedenza su comparis.ch.

Inoltre, le commissioni pagate dalle compagnie assicurative a seguito della richiesta di un'offerta tramite Optimatis rappresentano una parte importante dell'utile del gruppo Comparis. Pertanto, la decisione della FINMA di considerare Comparis SA come un intermediario assicurativo è corretta, sostiene il TAF.

La società, non riconoscendo apertamente i propri legami con determinati assicuratori e dando l'impressione di fornire le proprie prestazioni in modo neutrale, deve infatti essere considerata come un intermediario indipendente, sostengono i giudici.

La decisione può essere impugnata dinanzi al Tribunale federale.

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