Riscontrato un aumento del 12,8% su base annua
BERNA - Continua a crescere in Svizzera il volume del traffico aereo. Nel primo semestre del 2024, Skyguide ha riscontrato un aumento dei movimenti pari al 12,8% rispetto all'anno precedente. Il dato resta comunque ancora inferiore dello 0,5% se paragonato ai livelli del 2019, prima della pandemia.
La società elvetica per il controllo del traffico aereo civile e militare ha dichiarato oggi di aver gestito e monitorato nei primi sei mesi dell'anno ben 628'205 voli sopra la Svizzera e nelle regioni confinanti dei Paesi limitrofi.
Rispetto al 2023, ad aver registrato il maggiore aumento in termini di atterraggi, decolli e sorvoli, sono state le compagnie a basso costo (low-cost), con una crescita del 18,4%, e quelle a lungo raggio (11,8%).
Solo per quello che riguarda i sorvoli, Skyguide ha riscontrato un aumento del 16,9% rispetto all'anno precedente, il che corrisponde a un incremento dell'1,8% se paragonato al primo semestre del 2019.
Puntando la lente sui singoli aeroporti, lo scalo con il maggior numero di voli è stato quello di Zurigo, che ha segnato un aumento dell'8,2%. Ginevra ha registrato invece un +6% su base annua. A titolo informativo, presso l'aeroporto di Lugano-Agno i voli sono calati del 3,6%. Nel primo semestre del 2024 gli atterraggi e i decolli sono stati in tutto 2'897, mentre nello stesso periodo dello scorso anno 3'004.
Meno puntuali - In termini di puntualità l'azienda ha riscontrato un calo rispetto al 2023. Stando a Skyguide, il 94,6% di tutti i voli è stato gestito senza ritardi nel primo semestre. Tuttavia, l'anno scorso questo dato si attestava ancora al 97,7%, mentre prima della pandemia di coronavirus, la percentuale era superiore del 2,6% rispetto ai primi mesi del 2024.
Quasi la metà dei ritardi riscontrato nel periodo in rassegna è da attribuire alle condizioni meteorologiche, come i forti temporali di aprile e giugno, mentre un terzo era dovuto all'instabilità del sistema informatico. Il mese scorso, ad esempio, due problemi informatici hanno portato a diverse soppressioni e alla riduzione temporanea delle operazioni di volo. A Ginevra, inoltre, il seminterrato sotto al centro di controllo si era allagato, rendendo necessaria la chiusura dello spazio aereo sopra lo scalo per precauzione.