A incidere, spiega l'Ufficio federale di statistica (Ust), l'inizio della stagione dei saldi.
NEUCHÂTEL - L'inflazione nel mese di luglio si è attestata all'1,3%, ossia lo stesso risultato dello stesso periodo del 2023. Lo ha reso noto l'Ufficio federale di statistica (UST) in una nota odierna.
L'indice dei prezzi al consumo (IPC), che si è attestato a 107,5 punti lo scorso mese, è in flessione dello 0,2% rispetto a giugno. Ciò può essere ricondotto a vari fattori, tra cui la riduzione dei prezzi dei viaggi forfetari internazionali e dei trasporti aerei, si legge nel comunicato.
Stando ai dati pubblicati dall'UST, come effetto dei saldi stagionali sono diminuiti anche i prezzi di indumenti e calzature. Tendenza contraria, invece, nel settore paralberghiero, in quello degli ortaggi e nel noleggio di veicoli personali, dove i prezzi sono aumentati.
I risultati registrati hanno confermato le previsioni degli economisti contattati dall'agenzia di stampa economico finanziaria AWP, che si aspettavano un aumento dei prezzi tra l'1,2% e l'1,3% su base annua e un calo tra lo 0,1% e lo 0,3% su base mensile.
La previsione della Banca nazionale svizzera (BNS) di un'inflazione media dell'1,3% nel 2024 sembra reggere, almeno per il momento. "Soprattutto, questo dato lascia aperta la porta a un taglio del tasso della BNS di altri 25 punti base il mese prossimo", spiega Arthur Jurus, direttore degli investimenti della banca privata Oddo BHF Switzerland. «Un tasso della BNS dell'1% si dovrebbe quindi mantenere per i prossimi mesi», ha aggiunto.