Utile giù del 2,7% ma 4 i punti percentuale guadagnati nel campo delle acquisizioni
ZURIGO - Adecco vede calare lievemente il fatturato e la redditività, ma il colosso del settore della intermediazione di personale si muove comunque meglio della concorrenza e la borsa dà il suo benestare.
Nel secondo trimestre dell'anno la società ha contabilizzato ricavi per 5,9 miliardi di euro (5,5 miliardi di franchi al cambio attuale), in calo del 2,6% su base annua, emerge dalle comunicazioni odierne dell'azienda. L'utile d'esercizio rettificato a livello Ebita (cioè prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti) si è contratto del 2,7% a 179 milioni di euro.
Nel periodo in rassegna il gruppo ha guadagnato quote di mercato per 375 punti di base (quasi 4 punti percentuali), afferma il Ceo Denis Machuel, citato in una nota odierna. «Adecco ha superato i suoi concorrenti in un mercato difficile», sottolinea il dirigente di nazionalità francese con studi a Grenoble e in Texas.
Sul fronte dei profitti particolarmente importante viene considerato il taglio nelle spese generali e amministrative: l'obiettivo di risparmi di 150 milioni rispetto alla base del 2022 è stato superato, sono stati raggiunti 162 milioni. I vertici vedono comunque un ulteriore potenziale di economie in futuro, anche se non nella stessa misura di prima.
La borsa ha reagito con favore alle novità odierne: stamani il titolo Adecco ha esordito in rialzo del 6%, per poi stabilizzarsi su un guadagno di circa il 2%. L'azione ha peraltro perso il 33% da inizio gennaio e il 26% sull'arco di un anno.
Il gruppo Adecco è nato nel 1996 dalla fusione fra la svizzera Adia Interim, fondata nel 1957, e la francese Ecco, le cui origini risalgono al 1964. Oggi è una realtà attiva in 60 paesi che agisce con diversi marchi. In Svizzera è presente con numerose succursali, tre delle quali si trovano in Ticino (a Bellinzona, Locarno e Lugano) e una nei Grigioni (a Coira). Nel 2023 ha realizzato un fatturato di 24 miliardi di euro.