È il terzo mese consecutivo: a fine luglio si sono attestate a 703 miliardi di franchi, 8,3 miliardi in meno rispetto al mese precedente.
BERNA/ZURIGO - Si confermano in calo le riserve di divise detenute dalla Banca nazionale svizzera (BNS): in luglio hanno mostrato una flessione, come in giugno e in maggio. A fine mese si sono attestate a 703 miliardi di franchi, 8,3 miliardi in meno di giugno.
L'insieme delle riserve (oro escluso) è passato da 724 a 716 miliardi di franchi, ha indicato oggi l'istituto sul suo sito internet. Gli sbalzi dei dati non sono inconsueti e hanno spesso a che fare con l'evoluzione dei mercati valutari. Possono però anche essere il frutto di manovre di politica monetaria.
Secondo le statistiche della BNS, a fine luglio l'euro è sceso a 0,9538 franchi, da 0,9624 franchi di giugno (-0,9%). Nello stesso periodo, il dollaro americano si è contratto a 0,8812 franchi da 0,8997 franchi (-2,1%). Dollaro ed euro rappresentano insieme quasi l'80% delle riserve valutarie.
Come noto l'istituto guidato dall'uscente Thomas Jordan - che da inizio ottobre sarà sostituito dall'attuale vicepresidente della direzione generale Martin Schlegel - ha proceduto per anni, sino alla fine del 2022, a massicci acquisti di divise, in particolare dopo l'abbandono della soglia minima di cambio con l'euro all'inizio del 2015.