La crescita nel primo semestre è stata del 7% rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente
LUCERNA - Emmi guadagna di più, grazie fra l'altro a minori oneri fiscali e a un migliore risultato finanziario: nel primo semestre il colosso lattiero-caseario lucernese che vende prodotti molto noti ai consumatori in Svizzera e all'estero ha guadagnato 104 milioni di franchi, il 7% in più dello stesso periodo dell'anno prima.
Il risultato operativo è progredito dell'1% a 140 milioni, con il relativo margine che è passato da 6,6% a 7,0%, ha indicato oggi la società. Il fatturato è per contro sceso del 4% a 2,0 miliardi, un calo da attribuire però ai cambi e alla cessione di attività: a livello organico, cioè al netto degli effetti valutari e delle dismissioni, i ricavi sono rimasti stabili. L'impresa ha anche confermato gli obiettivi per l'insieme dell'anno e quelli a medio termine.
I risultati sono superiori alle attese degli analisti in relazione ai profitti e ai margini, mentre sono inferiori per quanto riguardo fatturato e crescita organica. Per conoscere la reazione della borsa alle novità odierne bisognerà attendere l'apertura del mercato alle 09.00. L'azione Emmi dall'inizio di gennaio ha perso l'1%, mentre sull'arco di un anno la performance è positiva misura del 5%.
Fondata nel 1907 attraverso l'unione di 62 cooperative della regione lucernese, Emmi negli ultimi 20 anni si è internazionalizzata e oggi circa il 70% dei circa 10'000 dipendenti lavorano all'estero. Il gruppo ha 57 unità produttive in undici paesi: in Svizzera è presente nei Grigioni (a Landquart e a Bever), ma non in Ticino. Dal dicembre 2004 l'impresa è quotata alla borsa di Zurigo.