Sono molto vicini i picchi del 2019, unica nota negativa: il calo di turisti cinesi e giapponesi
BERNA - Netto aumento dell'affluenza sullo Jungfraujoch, luogo faro delle Alpi bernesi: nel primo semestre 460'500 persone sono state trasportate con la ferrovia di montagna verso la stazione a quota 3454 metri, che è la più alta del continente.
In confronto allo stesso periodo del 2023 la crescita è del 10%, ha indicato oggi Jungfraubahn Holding, la società bernese che gestisce la linea in questione e diversi impianti di risalita nella regione. Il numero è ormai solo ancora del 2% inferiore rispetto a quello registrato nella prima parte del 2019, anno record antecedente alla pandemia.
In un periodo in cui anche in Svizzera si levano sempre più voci che criticano quello che taluni vedono come un sovraffollamento turistico, la ripresa del luogo commercializzato con l'espressione "Top of Europe" prosegue quindi a spron battuto. Ma mentre i visitatori provenienti dagli Stati Uniti e dall'India hanno continuato a crescere, l'afflusso di giapponesi e cinesi è ancora inferiore alle aspettative, afferma la dirigenza aziendale.
Jungfraubahn Holding è una società nata, nella sua struttura odierna, nel 1994. Dal 1996 è quotata in borsa. Oggi il corso dell'azione della società - che ha pubblicato i conti semestrali - è in calo di circa l'1%, ma dall'inizio dell'anno il titolo ha guadagnato il 25%.