La previsione è del Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF)
ZURIGO - Le prospettive del mercato del lavoro svizzero rimangono stabili e solide: sebbene vi siano differenze tra i vari settori, le aziende che prevedono di assumere nei prossimi mesi sono in genere leggermente più numerose di quelle che prevedono di ridurre la propria forza lavoro. Lo segnala l'indicatore dell'occupazione calcolato dal Centro di ricerca congiunturale del Politecnico federale di Zurigo (KOF).
Il parametro si è attestato nel quarto trimestre 2024 a 3,9 punti, in crescita quindi rispetto ai 3,8 punti del periodo luglio-settembre (dato rivisto, a inizio agosto si era parlato di 5,2 punti). È quanto emerge dalle tabelle pubblicate oggi dal KOF. Il livello più alto dall'inizio delle misurazioni (cioè dal 1992) era stato registrato nel secondo trimestre 2022: 16,4 punti; da allora erano stati registrati valori in costante calo.
L'indicatore si basa sulle risposte di 4500 aziende interrogate nel mese di ottobre. Nel complesso, la maggioranza delle imprese ritiene che l'attuale numero di dipendenti sia ancora troppo basso. Inoltre, la percentuale di ditte che prevedono di ampliare l'organico nei prossimi tre mesi supera quella di coloro che puntano a ridurlo.
Il quadro varia peraltro notevolmente a seconda del settore economico. Nei settori manifatturiero, edile, alberghiero e della ristorazione e bancario, le prospettive occupazionali sono cambiate poco rispetto al trimestre precedente. In questi settori, gli indicatori occupazionali rimangono vicini allo zero.
L'indicatore KOF per il commercio all'ingrosso è sceso ancora, da un livello già basso. Ora è chiaramente in rosso (-12 punti). Anche le prospettive del settore assicurativo sono peggiorate, sebbene l'indicatore occupazionale del settore rimanga positivo.
Gli altri fornitori di servizi, invece, prevedono un aumento considerevole della loro forza lavoro. Questa categoria comprende settori importanti in termini di occupazione, come l'informazione e la comunicazione, il settore immobiliare, le attività scientifiche e tecniche, la sanità e l'assistenza sociale.