I ricavi del terzo trimestre sono in calo del 4,3% su base annua, l'utile di esercizio è sceso di oltre il 20%
ZURIGO - Adecco soffre per il non incoraggiante momento congiunturale globale, incassa meno, delude gli investitori e vede l'azione crollare in borsa.
Nel terzo trimestre dell'anno il colosso del settore della intermediazione di personale ha contabilizzato ricavi per 5,7 miliardi di euro (5,4 miliardi di franchi al cambio attuale), in calo del 4,3% su base annua, emerge dalle comunicazioni odierne dell'azienda. L'utile d'esercizio rettificato a livello Ebita (cioè prima degli interessi, delle imposte e degli ammortamenti) si è contratto del 20,9% a 186 milioni di euro.
«Il contesto macroeconomico rimane difficile, ma sono incoraggiato per il fatto che l'andamento dei volumi si sia stabilizzato», afferma il Ceo Denis Machuel, citato in una nota. «Rimaniamo concentrati sulla conquista di quote di mercato, sulla base dei forti progressi compiuti negli ultimi due anni, e abbiamo posizionato le risorse per cogliere le opportunità di crescita con la ripresa», prosegue il dirigente 60enne con studi in Francia e negli Stati Uniti.
Le cifre diffuse di primo mattino si sono rivelate comunque inferiori alla aspettative e l'effetto negativo in borsa non è mancato: a Zurigo il titolo Adecco - che fa parte dello SLI, cioè l'indice dei primi 30 valori elvetici - perdeva nel pomeriggio circa il 9%. Dall'inizio dell'anno la performance è da dimenticare: -35%.
Il gruppo Adecco è nato nel 1996 dalla fusione fra la svizzera Adia Interim, fondata nel 1957, e la francese Ecco, le cui origini risalgono al 1964. Oggi è una realtà attiva in 60 paesi che agisce con diversi marchi. In Svizzera è presente con numerose succursali, tre delle quali si trovano in Ticino (a Bellinzona, Locarno e Lugano) e una nei Grigioni (a Coira). Nel 2023 il gruppo ha realizzato un fatturato di 24 miliardi di euro.