Quando anche gli acquisti online si fanno all'estero: Amazon, Temu e Zalando campioni d'incassi anche da noi. Ecco come mai.
SAN GALLO - I rivenditori online stranieri stanno divorando quote di mercato, ai danni sia dei dettaglianti online svizzeri sia di quelli “fisici”.
Stando ai dati di uno studio sull'argomento dell'Università di San Gallo, quest'anno noi svizzeri faremo acquisti su Amazon, Temu & co. per un totale di 5,2 miliardi di franchi.
Una cifra enorme se si considera che il totale delle vendite online in Svizzera ammonterà, quest'anno, a 18 miliardi di franchi. Solo Migros e Coop realizzano, con i loro supermercati, un fatturato totale superiore.
Ma come siamo finiti a comprare oltrefrontiera pure sul web? Il motivo è più o meno lo stesso del turismo della spesa nel mondo reale: l'aumento dei prezzi e la diminuzione dei salari reali.
In questo modo gli svizzeri possono ancora approfittare dei prezzi più bassi e della forza del franco.
Se fino a poco tempo fa si parlava di turismo degli acquisti solo nelle fasce di confine (come la nostra) da qualche tempo a questa parte - complice la tecnologia - anche chi si trova in Svizzera interna può approfittare dei prezzi “europei”.
Stando alle previsioni dell'Uni di San Gallo, nel 2024, Amazon deterrà la quota maggiore del commercio online in Svizzera, seguito da Galaxus, Zalando e Temu.
Insieme, i primi dieci rivenditori si divideranno il 51,6% della domanda.
Dagmar Jenni, direttrice dell'associazione di categoria Swiss Retail Federation, è cauta sullo studio: «Oltre al commercio al dettaglio tradizionale, sono inclusi anche gli acquisti online di biglietti aerei e viaggi, per cui è probabile che la portata effettiva di questo cambiamento apparentemente epocale, sia molto più ridotta».