Obiettivo principale saranno le grandi città. Previsti circa 300 nuovi posti di lavoro all'anno
AARAU - Lidl in piena espansione in Svizzera, «la catena di supermercati vuole creare più di 60 nuove succursali», fa sapere Nicholas Pennanen, numero uno della filiale elvetica del colosso tedesco del commercio al dettaglio.
«La nostra maggiore debolezza in Svizzera al momento è che non abbiamo molti negozi», afferma il 39enne in un'intervista pubblicata oggi dall'Aargauer Zeitung. «Siamo però già il terzo rivenditore in Svizzera in termini di vendite», dopo Migros (compresa la controllata Denner) e Coop, ma prima di Aldi, «sebbene abbiamo meno filiali».
«La vicinanza al consumatore è molto importante», prosegue il manager di origine finlandese cresciuto in Germania. «Vogliamo eliminare questa lacuna. Ovviamente puntiamo sulle grandi città, ma abbiamo anche delle lacune nelle zone rurali, in particolare in Romandia».
«Vediamo un grande potenziale di espansione. Abbiamo appena aperto il nostro 186esimo punto vendita a Dübendorf (ZH) e alla fine di gennaio entrerà in funzione un negozio ad Appenzello. Nel prossimo esercizio aggiungeremo un numero di supermercati a due cifre: dieci, dodici o forse anche di più. Tutto dipende dalle licenze e dall'avanzamento dei lavori», osserva il dirigente. «Vogliamo aprire ogni anno un numero di negozi a due cifre: un anno potrebbero essere dieci, un altro quindici. A medio termine, una rete di almeno 250 filiali è realistica». Questo avrà un impatto anche sull'impiego: sono previsti circa 300 nuovi posti di lavoro all'anno.
C'è nervosismo - chiedono i giornalisti della testata argoviese - considerando che Migros ha lanciato un'offensiva sui prezzi, sostenendo che non è più necessario andare dal discount? «Per niente", risponde il Ceo elvetico di Lidl. Le riduzioni di prezzo sono normali per noi. Quest'anno abbiamo reso meno cari oltre 1000 prodotti alimentari e addirittura oltre 1500 articoli nel comparto non alimentare. Non lo abbiamo comunicato in modo così eclatante, lo potete vedere direttamente sugli scaffali».
«Il prezzo non è però l'unico criterio», mette in guardia il padre di famiglia. «Il nostro carrello della spesa è davvero il più economico, questa è la nostra promessa ai clienti e lo dimostrano anche i confronti di prezzo indipendenti, nei quali siamo regolarmente tra i vincitori del test: ma la nostra attenzione è sempre rivolta anche alla qualità dei prodotti, che viene sempre tenuta in considerazione». Nessun pericolo però, «abbassare i prezzi è il nostro mestiere principale: vogliamo rimanere leader in questo campo», conclude Pennanen.