«La priorità è ora proteggere la salute e la sicurezza dei dipendenti» ha detto il CEO Francesco Siccardi
MENDRISIO - Medacta continua ad avere fiducia nel futuro della sua attività, nonostante la crisi contingente del coronavirus: è il messaggio lanciato oggi dal Ceo Francesco Siccardi in concomitanza con la presentazione delle informazioni sulla redditività nel 2019 del gruppo con sede a Castel San Pietro (TI) che produce dispositivi medici ortopedici.
«In questi momento difficili, la nostra priorità è proteggere la salute e la sicurezza dei nostri dipendenti, dei clienti e dei pazienti», afferma Siccardi in un comunicato diffuso oggi. La dirigenza «sta lavorando molto duramente per valutare e mitigare i rischi e intraprendere azioni che limitano l'impatto finanziario dell'epidemia che sta colpendo le nostre attività».
Medacta si aspetta che i pazienti in terapia ortopedica contribuiscano a generare liste d'attesa in diversi mercati: a seconda della durata del rinvio degli interventi chirurgici, più avanti nel corso dell'anno interverrà quindi una ripresa.
«Nel complesso, siamo fiduciosi che i fondamentali a medio e lungo termine non siano cambiati e che la crescita incoraggiante che abbiamo sperimentato nei primi mesi dell'anno tornerà dopo la fine della tempesta», spiega Francesco Siccardi, figlio del fondatore Alberto, che è presidente del Consiglio di amministrazione.
Il 2020 era partito bene, prima che scoppiasse la crisi del coronavirus. Nei primi due mesi il fatturato è salito del 10-15%, poi marzo si è rivelato negativo: sull'insieme del trimestre la progressione dei ricavi è a una bassa cifra percentuale, fa sapere il gruppo.
Il gruppo l'anno scorso ha festeggiato i 20 anni di esistenza e in aprile è sbarcato alla borsa di Zurigo. Da parte sua la famiglia Siccardi è entrata anche nel club dei super-ricchi svizzeri, un elenco stilato a ritmo annuale da Bilanz: il quindicinale economico stima il patrimonio a 1,75 miliardi, cosa che pone i Siccardi al 107esimo posto fra i più facoltosi del Paese. In Ticino Medacta è stata peraltro anche al centro di un acceso dibattito sul livello degli stipendi elargiti e sul ricorso a personale frontaliero.
Oggi in borsa il titolo della società del Mendrisiotto guadagna circa il 6% a più o meno 54 franchi, in un mercato generalmente ben orientato (SMI +2%). Un mese fa l'azione valeva circa 70 franchi. Al momento del primo sbarco sul mercato dei capitali il certificato veniva scambiato a 96 franchi.