Il nostro è il Cantone con la più alta percentuale di crediti concessi.
Sono poco meno di 10mila quelli concessi dalle banche in Ticino, per un totale che va ben oltre il miliardo
VEZIA - Sono 9'774, per un totale di 1'203.8 milioni di franchi, i crediti Covid-19 finora concessi dalle banche in Ticino. «Dopo la forte crescita registrata nelle prime settimane di lockdown, la richiesta di finanziamenti da parte delle piccole e medie imprese si è stabilizzata», commenta l'Associazione bancaria ticinese (ABT) che ha fornito questa mattina una serie di dati che permettono di avere un quadro della situazione.
Nel dettaglio i crediti fino a 500'000 franchi, garantiti al 100% dalla Confederazione, sono 9'701 per un totale di 1'034.3 milioni, con un limite medio di 106'000 franchi per impresa. Quelli superiori a 500'000 franchi sono 73 per un totale di 169.5 milioni, con un limite medio di 2.3 milioni di franchi.
I dati a livello svizzero, appena pubblicati dalla SECO, sono pari a circa 125'000 crediti per un totale di quasi 15 miliardi di franchi. Tenuto conto della quota sul PIL nazionale, il Ticino è quindi il
Cantone con la più alta percentuale di crediti concessi (7.9%).
I settori che hanno ricorso maggiormente ai crediti Covid-19 sono il commercio (22%), l’edilizia (17%), l’artigianato (13%), il turismo (11%) e le attività amministrative (11%).
La stragrande maggioranza delle richieste di credito proviene da imprese con meno di 10 dipendenti e i limiti concessi sono solo parzialmente utilizzati, «segno che molti operatori hanno chiesto liquidità per costituire una riserva da utilizzare in caso di persistenza della crisi economica», conclude l'ABT.