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CANTONENel carrello della spesa le uova sono sempre più d'oro

02.12.22 - 08:30
L'aumento del prezzo delle uova importate e la bassa produzione ticinese porteranno a rincari e forse a penuria. Ecco perché
TiPress
Nel carrello della spesa le uova sono sempre più d'oro
L'aumento del prezzo delle uova importate e la bassa produzione ticinese porteranno a rincari e forse a penuria. Ecco perché

LUGANO - C'è preoccupazione in Svizzera circa l’approvvigionamento di uova per il mese di dicembre. Ma non solo, si riscontra un aumento del prezzo, di fatto già visibile sugli scaffali dei supermercati: le uova di origine europea segnano rincari oltre il 50%. Cerchiamo di capirci di più. I recenti casi d'influenza aviaria e relativo confinamento di polli, galline e anatre, oltre all'abbattimento di capi in Francia (770 mila da inizio estate), Inghilterra e nel nord Italia (un focolaio nel pavese), si sono tradotti in una diminuzione dell’offerta estera, resa più marcata dal fisiologico aumento della domanda a ridosso delle festività. «La situazione in Europa è preoccupante - ha affermato un portavoce di Gallo Swiss (associazione dei produttori svizzeri) sentito dalla Blick - Mai prima d'ora è stato necessario uccidere così tanti polli come misura precauzionale a causa dell'influenza aviaria». 

Ma che aria si respira tra gli scaffali dei supermercati? - Ne parliamo con Coop e Migros. «I prodotti svizzeri hanno per noi la priorità, la quota di uova nostrane predomina nettamente. - spiega Leila Bakkers, responsabile delle PR di Coop - Per soddisfare la domanda, importiamo una piccola percentuale di uova dalla Germania e dai Paesi Bassi. Siamo ancora in grado di soddisfare la domanda».

I prezzi - Quanto ai prezzi, a subire gli aumenti sono i due tipologie di prodotti, entrambi importati. «Le uova "pic-nic" da allevamento al suolo in confezione da 10 pezzi - spiega la portavoce di Coop - hanno oggi un prezzo pari a fr. 4.95 franchi contro il vecchio prezzo vecchio di 3.30 con differenza del +50%». Cifre all'insù poi per la confezione 15 pezzi, «il prezzo nuovo è di fr. 5.50» che prima si attestava a «3.90 CHF, un +41%». Il motivo? «Il contingente d'importazione di uova per il periodo in corso fino alla fine di quest'anno è esaurito. Le uova devono quindi essere importate a un'aliquota tariffaria significativamente più alta». L'adeguamento dei prezzi, sottolinea però l'esperta riguarda solo i due prodotti appena citati, mentre «nel nostro assortimento offriamo anche uova Prix Garantie svizzere, che non subiscono alcun adeguamento di prezzo». 

«Possibili problemi di approvvigionamento»: uova dall'import più care di quelle elvetiche? - Migros Ticino, che offre uova a km zero per circa il 50% della sua offerta (a marchi Nostrani del Ticino), il 40% di provenienza svizzera e il restante 10% di origine europea, ci spiega le conseguenze della decisione della Confederazione di non attuare un rialzo al contingente delle uova "straniere". «Dalla prossima settimana, su ogni uovo d’importazione si dovranno pagare 19 centesimi di dazio. Questo farà inevitabilmente lievitare il prezzo delle uova importate, che per l’ultimo mese dell’anno saranno di principio più care di quelle svizzere - spiega Luca Corti, responsabile della Comunicazione Migros - Probabilmente assisteremo a una “distorsione” cioè ad diminuzione della domanda di uova estere contro un aumento di richiesta di uova elvetiche, che però non saranno sufficienti a soddisfare l’attuale richiesta dei consumatori. Il numero di galline ovaiole in Svizzera da molto tempo non è stato così basso. Quindi il mercato ne risentirà. Potenzialmente - conclude l'esperto - per il mese di dicembre potrebbero esserci dei problemi d’approvvigionamento. A partire dal nuovo anno vi saranno invece nuovi contingenti e la situazione dovrebbe normalizzarsi».   

Nessun caso di contagio ha fino a ora interessato i pollai ticinesi - Chi meglio degli allevatori nostrani per capire quale sia la situazione negli allevamenti ticinesi? «Siamo comunque preoccupati, il rischio di una contaminazione sarebbe quello di dover abbattere tutti gli animali - non usa mezze misure Eros Gehringer, direttore della Pollicoltura Gordola SA - Abbiamo circa 18mila capi e produciamo 16mila uova destinate sia alla vendita all'ingrosso (con prezzi che si aggirano intorno a 28 centesimi per uovo) sia al dettaglio (50-60 centesimi al pezzo). Stiamo seguendo tutte le prescrizioni cantonali per evitare eventuali contagi e quindi, oltre a tenere al coperto il pollame, limitiamo anche gli accessi agli operatori, che devono seguire un protocollo severo in fatto d'igiene e vestiario». Insomma, si fa il possibile per prevenire ogni tipo di disagio specie a fronte di un aumento della domanda. «Diciamo che il nostro è un prodotto stagionale che subisce picchi alla vendita, specialmente nel corso delle festività. Stiamo attualmente assistendo a un aumento delle richieste proprio in relazione al fabbisogno della produzione di biscotti e panettoni».

I casi di aviaria in Svizzera - La preoccupazione c’è anche tra i piccoli produttori dopo le notizie del rilevamento del virus in un pollaio del canton Zurigo a metà novembre e il recente episodio del cigno a Locarno pochi giorni fa. «C'è stato il caso del cigno con aviaria nella zona di Locarno e per questo non possiamo dire di poter essere tranquilli dal rischio contagio - spiega il comproprietario di una piccola azienda del bellinzonese che ha 80 galline. «Stiamo molto attenti a seguire le regole che ci hanno dato, su tutte quella di tenere gli animali al coperto e quindi al riparo da eventuali contaminazioni derivanti da uccelli selvatici e dai loro escrementi». L’allevatore consegna circa una sessantina di uova direttamente ai consumatori finali, a un prezzo di 60 centesimi a uovo.

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COMMENTI
 

S.S.88 1 anno fa su tio
Comprate dai contadini..60 ct al pezzo e so da dove vengono

Chris_El_Suizo 1 anno fa su tio
Una volta quasi tutti quelli che hanno un giardino avevano il loro pollaio con qualche gallina ovaiola e le uova di certo non erano un problema, poi come sempre accade a controllandia (Svizzera) son spuntate come funghi leggi e normative che ti rendono impossibile o comunque non conveniente tenere delle galline a casa per il tuo consumo personale di uova, fra normative edilizie, veterinarie, permessi ecc....ti passa la voglia!

Panoramix il Druido 1 anno fa su tio
Le uova le compero esclusivamente dal vicino contadino, le pago 60 cts. e so che i soldi vanno a lui e non ai vari intermediari.

angie2020 1 anno fa su tio
Sarà anche questo colpa della guerra in Ucraina??

Elisa_S 1 anno fa su tio
Dai un po' di positività...

ZioG. 1 anno fa su tio
Non danno la colpa al lupo?
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