Il versamento al Cantone oltrepassa i 45,3 milioni di franchi (+4,6%). Sanzioni ai clienti russi: «Il loro numero è marginale».
BELLINZONA - «Nonostante un contesto di mercato incerto, i risultati finanziari, realizzati nel 2022 dal Gruppo BancaStato, sono da record e si inseriscono in un trend pluriennale di crescita». Con queste parole, cariche di soddisfazione, Christian Vitta, Direttore del Dipartimento delle finanze e dell’economia, ha aperto la conferenza stampa convocata oggi presso l'auditorium BancaStato a Bellinzona.
Le cifre e gli oltre 45 milioni al Cantone - Record finanziario confermato dai numeri, in crescita rispetto all'esercizio precedente, con ricavi pari a 263,5 milioni di franchi (+7,0%) e un utile di Gruppo che si attesta a 64,4 milioni (+16,7%). Risultato che «garantisce un importante versamento alle casse cantonali ogni anno», ha proseguito il Consigliere di Stato nel commentare il versamento al Cantone, cresciuto di 2,0 milioni (+4,6%) e che raggiunge così i 45,3 milioni.
«Auspico che BancaStato continui a raccogliere risultati simili anche in futuro per adempiere così al mandato pubblico e sociale», ha concluso il Direttore del DFE.
A prendere la parola poi, Fabrizio Cieslakiewicz, Presidente della Direzione generale: «Tengo a ringraziare tutti i collaboratori, siamo una squadra unita dove nessuna è la "prima donna": è il leitmotiv che ci conferma sesta realtà svizzera». Definendo poi «sano il portafoglio ipotecario», con la crescita dei crediti ipotecari (+2,9%) e degli impegni nei confronti della clientela (+2,3%), con la cifra di bilancio che raggiunge i 18,6 miliardi.
L'accenno a Credit Suisse - Non poteva mancare il riferimento alla crisi Credit Suisse e all'acquisizione di parte della clientela, che abbandona la grande banca. Cieslakiewicz parla a questo proposito di «un certo flusso di clienti in arrivo negli ultimi giorni ma - tiene a precisare il Presidente - non sta a noi lucrare su Credit Suisse che resta importante per tutto il sistema economico svizzero». Infine un auspicio: «Mi auguro che possa invertire la rotta e ritornare a essere banca sicura».
Quanto invece ai 45,3 milioni di versamento al Cantone, «noi abbiamo cercato di fare la nostra parte», ha spiegato Bernardino Bulla, Presidente del Consiglio di amministrazione, definendo il versamento aggiuntivo e straordinario di tre milioni alle casse cantonali nel 2023 come «impegno in prospettiva futura, ottenuto grazie agli utili eccezionali di Axion SWISS Bank SA», un cospicuo dividendo riconosciuto da Axion alla casa madre.
La questione sanzione dei patrimoni russi - A prendere la parola è stato poi l’Avv. Marco Tini, Presidente della Direzione generale di Axion SWISS Bank SA, parte del Gruppo BancaStato: «Abbiamo un'ampia fetta di clientela dell'est Europa, che ritengono BancaStato sicura». Quanto invece alla questione sanzioni verso i clienti domiciliati in Russia, «il loro numero è marginale e non raggiunge il 5% - continua il Presidente di Axion - Conformemente alle normative i conti sono stati congelati. Devo dire che al di là della legittima frustrazione dei clienti, non abbiamo dovuto confrontarci con un'eccessiva rabbia nei confronti delle decisioni confederate».
Infine un accenno alle critiche indirizzate alla Seco da parte dell'ambasciatore Usa a Berna. «La Confederazione ha fatto il suo dovere allineandosi alle normative internazionali, le critiche alla Svizzera di fare poco in questo senso sono infondate».
Il mercato immobiliare - A conclusione dell'incontro, una riflessione sul rischio di vedere il mercato immobiliare ticinese in stagnazione nel prossimo futuro e diviso in due diverse realtà: Sopra e Sottoceneri. Il Presidente, Fabrizio Cieslakiewicz, a questo proposito, ha parlato di realtà territoriali differenti, definendo «meno difficile la situazione a Bellinzona», «caldo il mercato nel Locarnese, a causa dell'arrivo di nuovi domiciliati dalla Svizzera interna, specie pensionati» e «un mercato che stagnerà» quello del Mendrisiotto, con la sensazione che forse la popolazione si sposta e si sposterà più verso il Sopraceneri.