Berna (20,54%), Zurigo (19,65%) e Ticino (19,16%) applicano le aliquote più alte, la media è del 14,6%
ZURIGO - La tassazione in Ticino non sorride alle imprese e vediamo il perché.
Facciamolo con un passo indietro, necessario. Eccolo: le imposte sugli utili delle imprese sono rimaste praticamente invariate a livello complessivo in Svizzera quest'anno, con un'aliquota media del 14,6%, ma rimangono importanti differenze regionali. Solo otto cantoni hanno adeguato le loro tariffe fiscali, mentre la Confederazione ha introdotto la tassazione minima dell'Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico (Ocse).
I cantoni di Argovia (-1,2 punti percentuali) e Berna (-0,5 punti percentuali) hanno effettuato i tagli maggiori, mentre Sciaffusa (+1,3 punti percentuali) e Ginevra (+0,7 punti percentuali) hanno aumentato maggiormente le loro aliquote, secondo uno studio della società di revisione e consulenza KPMG pubblicato oggi.
Ticino e l'aliquota del 19,16% - Le entità cantonali della Svizzera centrale continuano ad avere le aliquote fiscali più interessanti del Paese, a partire da Zugo (11,85%), Nidvaldo (11,97%) e Lucerna (12,09%).
Per contro Berna (20,54%), Zurigo (19,65%) e Ticino (19,16%) applicano le percentuali più alte. Fra i due gruppi si inseriscono i Grigioni (14,77%). Nel confronto internazionale, i cantoni meno esosi della Svizzera hanno un'aliquota fiscale inferiore a quella dell'Irlanda (12,5%), ma superiore a Guernsey (0%), Ungheria (9,0%) e Bulgaria (10,0%).
Nel frattempo più di 140 stati, tra cui la Confederazione, si sono impegnati nell'ottobre 2021 a imporre un'imposta di almeno il 15% sui profitti delle multinazionali con un fatturato oltre i 750 milioni di euro (740 milioni di franchi, al cambio odierno). In concreto se le società non raggiungono l'imposizione minima l'importo mancante viene riscosso mediante un'imposta supplementare sotto forma di tassa federale. Un anno fa il popolo svizzero ha approvato un emendamento costituzionale per creare la relativa base giuridica.
Stando al Dipartimento federale delle finanze (DFF) sono interessate da questa misura alcune centinaia di aziende elvetiche e alcune migliaia di gruppi stranieri. Circa il 99% delle ditte con sede nella repubblica di Guglielmo Tell non sarà direttamente toccato dalla riforma e continuerà a essere tassato come oggi.
Secondo KPMG a livello mondiale si sta affermando la tendenza a concedere crediti d'imposta e sussidi a causa della tassazione minima globale e anche in Svizzera si sta prendendo in considerazione questo aspetto. «Per i cantoni con un'aliquota fiscale effettiva inferiore al 15% ha senso attuare progetti specifici in tal senso», afferma Stefan Kuhn, esperto di KPMG, citato in un comunicato.
A differenza delle aziende, molti cittadini svizzeri facoltosi potranno per contro sperare in una riduzione dell'onere fiscale. Secondo KPMG i redditi più alti saranno ora tassati al 32,73% invece che al 33,45%. Circa due terzi dei cantoni hanno ridotto le percentuali fiscali per chi guadagna bene.
Svitto, che ha abbassato la sua aliquota di 2,39 punti percentuali, è ora in cima alla classifica dei cantoni con le fatture fiscali più basse, con il 22,59%. Seguono Zugo (22,67%) e Nidvaldo (24,30%). In fondo alla graduatoria si trovano Ginevra, Vaud, Berna e Basilea Campagna, con tassi leggermente superiori al 40%. Il Ticino è al 37,64%, mentre i Grigioni si attestano al 30,20%.