Nel Minnesota la diocesi dovrà effettuare raccolte di fondi e vendere immobili della Chiesa: 210 milioni di dollari per 450 vittime di abusi sessuali del clero
MINNEAPOLIS - Un maxi-risarcimento alle vittime di pedofilia del clero è stato deciso da una diocesi americana: 210 milioni di dollari, il secondo più alto nella storia, che porterà non solo a dover effettuare raccolte di fondi nelle parrocchie ma soprattutto costringerà alla vendita di immobili della Chiesa. Accade nel Minnesota, nella diocesi di St. Paul e Minneapolis.
Intanto il Papa oggi ha cominciato, a Casa Santa Marta, i previsti nuovi incontri con le vittime di pedofilia del Cile, questa volta un gruppo di sacerdoti, dopo aver scritto ieri sera una lettera al popolo cileno in cui ha ringraziato le vittime che hanno perseverato per fare venire alla luce la verità e ha ribadito l'impegno della Chiesa a non ammettere più abusi né coperture.
Sempre dal Cile arriva la notizia di una proposta per togliere la cittadinanza cilena al cardinale Ricardo Ezzati, arcivescovo di Santiago, di origine italiana ma da anni naturalizzato nel Paese latinoamericano. È accusato dalle vittime di aver coperto gli abusi del rev. Fernando Karadima e dunque la sua cittadinanza non risponderebbe più, secondo le senatrici che hanno fatto la proposta, a quei criteri di merito per i quali si può concedere.
Tornando invece al caso americano, l'arcidiocesi di St. Paul e Minneapolis ha annunciato un accordo di 210 milioni di dollari con 450 vittime di abusi sessuali del clero. L'avvocato delle vittime, Jeff Anderson, ha detto che i soldi, per un totale preciso di 210.290.724 dollari, andranno in un fondo per pagare i sopravvissuti agli abusi che sono stati perpetrati contro minori da diversi sacerdoti nei decenni passati.
L'arcivescovo, mons. Bernard Hebda, ha detto di essere grato alle vittime che hanno avuto il coraggio di denunciare: «Riconosco che l'abuso ha rubato così tanto a voi, alla vostra infanzia, innocenza, sicurezza, fiducia e, in molti casi, alla vostra fede», ha detto rivolgendosi alle vittime che hanno denunciato e che ora stanno per ottenere giustizia.
«Abbiamo lavorato con loro con molta attenzione per cercare di formulare l'accordo in modo che possa beneficiarli al massimo». Secondo il sito web BishopAccountability.org, che registra i casi di abusi sessuali da parte del clero, questo è il secondo più grande pagamento totale tra le diocesi cattoliche che hanno presentato istanza di protezione dalla bancarotta. Il più grande esborso alle vittime di pedofilia c'era stato nel 2007, quando l'arcidiocesi di Los Angeles aveva chiuso il dossier degli abusi con 508 vittime per 660 milioni di dollari.
Sempre sulla piaga della pedofilia, arriva un documento dei vescovi dell'Ecuador: gli abusi sono «un grave crimine» ed «esprimiamo il nostro profondo dolore per quanto riguarda i fatti denunciati, già sanzionati o che sono in corso di indagine», dichiara la Conferenza episcopale.