La Modellizzazione delle Informazioni per la Costruzione è un metodo digitale che si sta affermando nelle costruzioni
Seppur lentamente il Building Information Modeling, acronimo BIM (in italiano alla lettera: Informazioni relative alla modellazione del costruito), sta prendendo piede nel mondo dell’edilizia. Sempre di più progettisti, computisti, costruttori e operatori del settore delle costruzioni si stanno accorgendo dei vantaggi derivanti dall’utilizzo della nuova metodologia. Tramite BIM tutti i dati rilevanti di una costruzione possono essere raccolti, combinati e collegati digitalmente, in modo tale la costruzione virtuale possa essere visualizzabile come un modello geometrico tridimensionale. E questo spiega il suo utilizzo sia nel settore edile per la progettazione e sia nella costruzione (architettura, ingegneria, impianti tecnici). Trattandosi di un tema molto specifico e puntuale abbiamo raggiunto l’architetto Edoardo Accettulli Direttore Generale di Anafyo Sagl, per capire quali possono essere gli impatti che questa metodologia può avere nell’ambito dei bandi pubblici e soprattutto quali competenze e certificazioni devono avere i professionisti che seguono gli appalti e le fasi costruttive connesse.
Signor Accettulli, ci illustra quali sono gli aspetti più vantaggiosi del BIM e perché sempre più imprese pubbliche e private ne chiedono l’utilizzo in bandi e appalti?
Grazie all’introduzione della metodologia BIM, possiamo finalmente cominciare a parlare di digitalizzazione del settore delle costruzioni, il dato, digitale è l’elemento comune a tutto il processo, dalla cui precisione ed attendibilità dipendono tutte le analisi ed interrogazioni del “modello”. Crescendo la conoscenza della materia e le specifiche competenze in merito alla metodologia BIM aumentano gli ambiti di utilizzo e si prospettano sempre nuovi campi di applicazione. Appare chiaro ai più esperti come il BIM renda possibile uno sfruttamento dei molti dati disponibili, geometrici e dimensionali, in abbinamento alle relazioni fra gli elementi, per simulare, calcolare e anticipare possibili comportamenti del “modello” inteso in assoluto. Le potenzialità di queste analisi e la loro applicabilità a tutti i livelli del processo edilizio ne stanno favorendo la conoscenza e la diffusione, per ora principalmente sui grandi progetti, ma crediamo inevitabilmente a cascata, di qui a poco, su tutti i progetti indipendentemente dalle dimensioni.
Sotto il profilo delle certificazioni come funziona il processo di formazione dei professionisti?
A livello internazionale la certificazione del processo BIM e degli operatori sono temi caldi. L’Europa ha prodotto nel 2014 il primo documento ufficiale DIR. 2014/24/EU, art. 22, c. 4, “For public works contracts and design contests, Member States may require the use of specific electronic tools, such as of building information electronic modelling tools or similar”. Seppur in tempi e con modalità differenti molti stati europei si stanno muovendo in questa direzione volta a favorire l’adozione del BIM negli appalti pubblici, ma anche privati e certificare il processo. Il Regno Unito ha varato un piano di digitalizzazione 2013-2025, da subito supportato da specifiche norme di riferimento: PAS 1192-2:2013; 1192-3:2014. Altri Paesi, stanno lavorando per adeguarsi. L’Italia è stato fra i primi Paesi a produrre uno standard internazionale di riferimento: la UNI EN ISO 19650-1-2:2019, di cui il corpo delle UNI 11337 costituisce l’allegato nazionale, ad oggi ancora le uniche due a livello mondiale con le PAS 1192 UK. Il professionista BIM, che si confronta continuamente con i colleghi della sua, ma anche delle altre discipline, spesso in contesti internazionali, in processi complessi e articolati nei quali deve continuamente condividere il proprio lavoro e attingere informazioni dal sistema, deve necessariamente disporre di competenze specifiche, la carenza della quali metterebbe a rischio l’equilibrio di tutto il sistema. Principalmente per questo motivo vengono richieste sempre più spesso garanzie di competenza in ambito BIM tramite certificazione. In sintesi, la certificazione rilasciata da un ente internazionale garantisce al professionista l’immediato riconoscimento delle proprie conoscenze e capacità indipendentemente dal Paese in cui si trova a lavorare o da cui proviene il general contractor o la committenza del progetto.
Quale soluzione proponete per la Svizzera con Anafyo in collaborazione con l’ente di certificazione internazionale APAVE?
APAVE, ente di certificazione internazionale con il supporto tecnico di Anafyo, hanno sviluppato un programma di certificazione per le quattro figure chiave del processo BIM definite e riconosciute a livello internazionale che consenta al professionista di lingua italiana di certificare le proprie competenze senza limiti territoriali. Le certificazioni BIM rilasciate da APAVE sono in conformità alla Uni 11337 Parte 7: Requisiti di conoscenza, abilità e competenza delle figure professionali coinvolte nella gestione e nella modellazione informativa. La certificazione valutata da un Organismo terzo e indipendente accreditato permette di documentare in modo oggettivo la propria competenza. In particolare, i profili professionali secondo norma UNI 11337-7 sono:
In sintesi, l’Organismo di Certificazione, tramite la propria struttura tecnica, è tenuto ad effettuare l’analisi dei curricula per verificare la congruità delle informazioni riportate a fronte dei requisiti indicati nella domanda d’esame (informazioni inerenti il percorso professionale, di formazione, ecc.); inoltre devono essere verificati i documenti comprovanti le attività e i titoli indicati sul curriculum e richiesti, come allegati, dalla domanda di certificazione.
Di cosa si occupa Anafyo e quali sono i clienti che utilizzano le vostre soluzioni?
Anafyo nasce come società di consulenza e partner tecnologico per lo sviluppo di modelli matematici parametrici di architetture complesse. In particolare, si occupa di gestione dei dati legati agli edifici in ambito rendicontazione e manutenzione, preparazione della documentazione contrattuale in merito alla organizzazione e gestione del processo. Anafyo svolge consulenza per l’architettura, l’ingegneria e le costruzioni relativamente all’implementazione della metodologia BIM, sviluppo, gestione e coordinamento di processi BIM oriented e modellazione di progetti in BIM. Affianca e supporta sia aziende pubbliche sia società private nella preparazione di bandi BIM. Coordina il team di lavoro nella preparazione del BEP per bandi BIM. Anafyo riunisce figure professionali con esperienze complementari maturate in aziende di consulenza, nello sviluppo di software, in studi di progettazione e d’ingegneria, in imprese di costruzione. Ha sviluppato e supportato progetti in Svizzera, Italia, US, UK, Africa, Medio Oriente, per conto di General Contractor, Gestori immobiliari, aziende manifatturiere e pubblica amministrazione, come UnipolSAI affiancata nella validazione dei modelli BIM della torre di Milano, progettata dall’arch. Mario Cucinella. Fra le 90 aziende coinvolte nella costruzione del più grande edificio BIM mai realizzato, 1,7km di diametro, California US. Sviluppo del sistema informativo per la rendicontazione e manutenzione dell’Università della Basilicata. Studio del processo di implementazione della metodologia BIM per AIL Lugano. Affiancamento e formazione Afry nelle sedi svizzere di Rivera e Castione.
CHI È ated – ICT Ticino
ated - ICT Ticino è un’associazione indipendente, fondata e attiva nel Canton Ticino dal 1971, aperta a tutte le persone, aziende e organizzazioni interessate alle tecnologie e alla trasformazione digitale. Dal suo esordio, ated - ICT Ticino organizza manifestazioni e promuove innumerevoli conferenze, giornate di studio, visite e viaggi tematici, workshop e corsi. ated - ICT Ticino collabora con le principali istituzioni pubbliche e private, enti e aziende di riferimento, nonché altre associazioni vicine al settore tecnologico e all’innovazione. Grazie alla costante crescita qualitativa dell’attività svolta sul territorio, ated – ICT Ticino si propone come l’associazione di riferimento nell’ambito economico, politico ed istituzionale del cantone, in grado di favorire il dibattito tra aziende e professionisti e capace di coinvolgere le giovani generazioni, grazie ai percorsi promossi dal programma ated4kids e da tutte le sue altre iniziative.
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