Comunicare e vedere ai propri clienti attraverso le principali piattaforme online, dando vita a sfilate digitali
Continua la serie di #storievisionarie del nostro Cantone
Nell’ultimo anno e mezzo la resilienza di molti commercianti ha trovato nelle piattaforme come Facebook e Instagram uno sbocco quasi naturale di vendita e proposta dei propri prodotti. D’altra parte, si stima che nel 2020 i consumatori elvetici abbiano speso 13 miliardi di franchi per gli acquisti attraverso i canali digitali. Una tendenza che non è certo diminuita in questi primi mesi del 2021. E quindi, in molti fra i negozianti si sono organizzati in vario modo per mostrare le proprie collezioni sui canali social, utilizzando come mai fino ad ora le opportunità di dialogo e conversazioni che si possono attivare anche tramite applicazioni come Instagram o Facebook. È il caso di Dayana e Moira, due amiche che hanno dato vita a un progetto unico e da favola, a partire dal nome “C’era una volta”, l’incipit più celebre di storie e racconti.
Lo consideriamo un esempio virtuoso di #storievisionarie, declinate nel commercio e attive nel nostro territorio.
Dayana e Moira, ci raccontate come è nata l’idea di trasformare un casale in una piccola boutique dedicata all’abbigliamento e agli accessori di artigianato?
Sei anni fa abbiamo unito le nostre passioni comuni: la moda, l'amore per le cose fatte a mano e il grande desiderio di far vivere un’esperienza d'acquisto decisamente fuori dal comune. Abbiamo sempre voluto mantenere solida questa nostra idea. Questo ci ha permesso di andare sempre d'accordo e camminare sempre guardando il futuro con occhi pieni di speranza. Dayana fin da piccola aveva un debole per la sistemazione della soffitta con i vecchi mobili di famiglia e questo sicuramente è stato un grande spunto. Moira è molto meticolosa ma allo stesso tempo creativa nella organizzazione. Ci integriamo quindi perfettamente, anche perché il motore principale è la passione in quello che facciamo.
Veniamo a questo ultimo anno e mezzo così complicato per chi come voi ha un’attività nel commercio. Come vi siete organizzate per mostrare le vostre selezioni alle clienti? Come funziona l’opzione “take away service”?
In questo ultimo anno la nostra attività ha subito diversi cambiamenti e non è stato facile prendere le decisioni giuste. Ci siamo ritrovate in mezzo "alla tempesta", però abbiamo cercato la rotta ideale rispetto la nostra filosofia. Abbiamo dato vita a uno shop online a modo nostro, chiamato TAKE AWAY Service. Qui le persone possono provare a casa i capi in 24h e se sono felici possono acquistare abiti e accessori direttamente online, oppure riportarci il prodotto che non soddisfa. Anche attraverso il canale digitale e il mondo virtuale, l'esperienza d'acquisto per noi è fondamentale. Infatti, anche i pacchetti che spediamo sono realizzati con cura e amore.
Quanto vi ha aiutato avere un negozio online durante questo periodo pandemico? Avete registrato un incremento delle vendite di quanti punti percentuali?
Siamo rimaste sorprese della fedeltà delle nostre clienti. La loro attenzione e ricerca di nostri capi è stato una grande regalo per la nostra attività, insieme ai nuovi stimoli nati durante il lockdown anche per guardare il futuro con più fiducia. Ovviamente, la vendita online non è la soluzione ideale. Noi prediligiamo ancora senza nessuna esitazione la vendita in presenza, tutto prende più personalità e lo scambio umano ha un valore indiscutibile per tutto il nostro staff.
Quali sono stati i canali che vi hanno portato più soddisfazioni tra Facebook e Instagram?
Abbiamo constatato che Instagram è diventato un canale più attivo soprattutto durante la pandemia, proprio per via delle foto e immagini che ci siamo molto divertite a postare nelle lunghe giornate di confinamento impostoci!