Una ricerca di Stripe mostra come gli ostacoli normativi stiano soffocando il potenziale delle startup in tutta Europa
L'incertezza economica continua ad avere un impatto forte sui mercati tecnologici globali, ma l'abbondanza di ostacoli normativi rappresenta una seria minaccia per la crescita delle startup europee. Secondo una nuova ricerca pubblicata nei giorni scorsi da Stripe, piattaforma che fornisce infrastrutture finanziarie per le imprese, 1 startup su 3 ha preso in considerazione l'idea di avviare la propria attività altrove, a causa di oneri di conformità troppo elevati. Proprio l’indagine "European Tech Voices: prospettive dalle startup in più rapida crescita in Europa" è uno studio quantitativo e qualitativo, condotto da B2B International tra quasi 200 utenti Stripe. Il focus dell’intero rapporto è stato il punto di vista delle startup europee in rapida crescita grazie all’online. Ma attraverso le loro opinioni si è analizzato come le politiche e normative possano agire come fattori abilitanti e/o ostacoli alla crescita.
«Le realtà hi-tech di tutta Europa si trovano oggi ad affrontare uno scenario economico sempre più difficile: per questo motivo, è più importante che mai ascoltare le voci e le esigenze della comunità delle startup. Abbiamo voluto rivolgerci direttamente alle aziende che utilizzano Stripe, la futura generazione di leader tecnologici europei, per comprendere meglio i contesti che si trovano ad affrontare e per identificare i principali ostacoli alla crescita» - ha affermato Matt Henderson, International Business Lead di Stripe.
Le startup europee riconoscono i vantaggi che l'Europa ha rispetto ad altri mercati tecnologici globali:
Tuttavia, nonostante queste solide fondamenta, gli ostacoli rappresentati da procedure normative complesse e pratiche di conformità obsolete stanno aumentando la pressione sulle loro, limitate, risorse. Oltre la metà (53%) degli intervistati afferma che il tempo dedicato all'adesione ai processi di conformità è la più grande minaccia che le normative rappresentano per la propria attività. Oltre tre quarti (79%) afferma che in generale il tempo dedicato alla conformità è aumentato.
Crescente disconnessione tra startup e decisori politici, visto che parte del problema è una mancata corrispondenza tra i decisori politici e gli ecosistemi startup. L'83% degli intervistati afferma che il processo decisionale è orientato verso le società consolidate e solo il 12% ritiene che i responsabili politici comprendano le situazioni che devono affrontare. Piuttosto che impegnarsi su progetti di regolamentazione ad hoc, la ricerca mostra che le startup vorrebbero che i responsabili politici si concentrassero su politiche volte a ridurre gli ostacoli e risparmiare risorse sempre più preziose. Ad esempio, al di fuori delle pratiche stabilite nello Startup Nation Standard dell'UE, l'impegno per il "digital first" è stato citato come la massima priorità per la creazione e la crescita regolare di startup. Gli Stati Baltici emergono come quelli maggiormente segnalati dagli intervistati (36%) per l'approccio innovativo alle politiche, con i continui sforzi che i Paesi dell’area hanno messo in campo per digitalizzare i processi di governo che sembrano guidare questa percezione.
Rispettare le priorità delle startup, perché sulla base dei dati e delle evidenze di questa ricerca, Stripe ha delineato cinque aree a cui i responsabili politici dovrebbero cercare di dare la priorità, al fine di garantire che le startup possano sopravvivere e prosperare in futuro:
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