Secondo il Global Innosystem Index 2024 la Svizzera è al decimo posto per capacità d’innovazione.
Mentre l’ETH di Zurigo si conferma in settima posizione nella classifica delle migliori università al mondo.
Il tema dell’innovazione è di assoluta centralità in un’ottica di crescita e competitività di un sistema Paese, soprattutto alla luce dei recenti sviluppi dell’Intelligenza Artificiale che stanno trainando l’intero settore della tecnologia (e non solo). Sono almeno due le indagini e classifiche rilasciate nei giorni scorsi che confermano l’eccellenza elvetica in ambito innovazione. Da un lato la Svizzera risulta nell’ideale “top 10” dei Paesi al mondo per quanto riguarda l’ecosistema dell’innovazione, dietro a Singapore, Israele ed Estonia che guidano la classifica realizzata dalla InnoTech Community di The European House - Ambrosetti e presentata nel corso del Technology Forum 2024 che si è svolto a Stresa a fine maggio. Ma dall’altro la Confederazione primeggia anche nell’annuale rilevazione delle migliori università al mondo realizzata "QS World University Rankings 2025", che stila un elenco di 1.500 università in 106 Paesi. Infatti, l’ETH di Zurigo, che si conferma al settimo posto nella classifica che vede a livello globale il MIT- Massachusetts Institute of Technology saldo al primo posto, seguito dall'Imperial College London, mentre l'Università di Oxford rimane al terzo posto e l'Università di Harvard al quarto. L'Università di Cambridge scende al quinto posto, perdendo tre posizioni, seguita da Stanford e dall’ETH di Zurigo, appunto al settimo posto. I risultati del Qs World University Rankings si basano sull'analisi di 17,5 milioni di documenti accademici e sulle opinioni di oltre 280.000 esperti tra docenti accademici e datori di lavoro.
Tornando, però, alla rilevazione condotta da InnoTech Community di The European House – Ambrosetti, si può osservare che l’analisi ha confrontato 37 Paesi ad alta performance innovativa, ampliando il campione d’indagine che, nell’edizione 2023, aveva valutato 22 Paesi. Singapore fa il suo esordio nella nuova, più ampia classifica, con un punteggio di 5,41 (su una scala da 1 a 10), seguono poi Israele (5,21) e l’Estonia (5,17). Rispetto al TEHA-GII 2020 (indicatore ricalcolato per consentire di fare un confronto rispetto all’evoluzione del posizionamento di ciascun Paese alla luce dei nuovi indicatori considerati), Singapore conferma il proprio posizionamento di leadership a livello mondiale. Israele guadagna una posizione, mentre l’Estonia ne perde una. Anche in questo scenario più ampio, la Svizzera si colloca nella parte medio alta della classifica, in salita di 9 posizioni rispetto alla precedente rilevazione del 2020, risultando decima con 4,18 punti e precede Danimarca (4,17), Germania (4,14), Francia (3,94), Italia (3,19).
Anche quest’anno, The European House - Ambrosetti ha analizzato gli ecosistemi dell’innovazione a livello regionale, prendendo in esame 242 regioni europee in relazione ad 11 indicatori. Non sono presenti grandi novità sul podio: la francese Ile-de-France si conferma al primo posto (con un punteggio di 7,37 su una scala da 1 a 10), guadagnano una posizione (rispetto al TEHA-RII 2020) la regione di Stoccolma (Svezia) e Hovedstaden (Danimarca), rispettivamente con un punteggio di 6,47 e 6,09. Al contrario, perde due posizioni la regione di Helsinki-Uusimaa, che si trova adesso ai piedi del podio.