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ATEDIntelligenza artificiale e resilienza digitale

19.08.24 - 08:10
A colloquio con Marziale Brusini, Territory Account Manager di Cisco Switzerland.
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Fonte ated
Intelligenza artificiale e resilienza digitale

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A colloquio con Marziale Brusini, Territory Account Manager di Cisco Switzerland.
Un’intervista per ragionare di innovazioni basate sull'intelligenza artificiale e di resilienza digitale, tra futuro e presente nell’economia dell’esperienza.

Indubbiamente, l’avvento dell’intelligenza artificiale generativa (GenAI) sta rappresentando un cambiamento epocale sia per il mondo delle imprese sia per le persone comuni. Fioriscono studi e analisi ad ogni latitudine, come quella condotta da Agici-Accenture per cui oggi ben il 77% dei dispositivi elettronici che utilizziamo include già una qualche forma di Generative AI. Nel 2023, inoltre, gli investimenti in startup dedicate sono stati pari a 33 miliardi di dollari per Meta, 28 miliardi per Cisco che ha acquisito Spunk, 13 miliardi per Microsoft, 4 miliardi per Amazon e 2 per Google

Sempre secondo l’analisi, il 28% dei lavoratori utilizza già la GenAI. Ma di questi, il 50% lo fa senza supervisione. La tecnologia, infine, trasformerà in modo sostanziale l’industria, a partire da tre direttrici principali, ovvero: nuove modalità di interazione con i clienti, ridefinizione degli asset aziendali attraverso l’incrocio fra fisico e digitale e la progettazione di nuovi servizi costruiti attorno ai lavoratori, perché operino in sicurezza. E proprio sul concetto di innovazioni e resilienza digitale, è intervenuto Marziale Brusini, Territory Account Manager di Cisco Switzerland per portare il suo punto di vista, anche a seguito dell’ultimo Cisco Live 2024, che a cui ha preso parte a inizio giugno.

Marziale, quali sono stati gli aspetti che ti hanno maggiormente colpito e di cui si è parlato all’evento Cisco Live 2024 di Las Vegas? 
«Durante il nostro Cisco Live 2024, abbiamo presentato diverse novità, tra cui soluzioni di rete predittive, sicurezza e osservabilità potenziate dall’AI e la creazione di un fondo globale di 1 miliardo di dollari per sviluppare piattaforme intelligenti e sicure. Aziende come "Steve Madden" e "McLaren F1 Racing" hanno mostrato come Cisco sia un partner strategico cruciale. Il concetto di resilienza digitale e gli sviluppi in ambito AI hanno sorpreso maggiormente, perché sono fondamentali per il futuro delle tecnologie aziendali. La resilienza digitale garantisce che i sistemi possano riprendersi rapidamente a seguito di un evento inaspettato, mantenendo la continuità operativa. L’AI, invece, migliora l’efficienza e la sicurezza, permettendo di anticipare (proattività) e rispondere rapidamente alle minacce. Questi aspetti sono essenziali per costruire un’infrastruttura tecnologica robusta e innovativa, capace di affrontare le sfide del futuro. Un esempio tangibile potrebbe essere Cisco Hypershield che utilizza l’AI per segmentare autonomamente le reti e proteggere i data center e il cloud, offrendo sicurezza avanzata e aggiornamenti automatici per garantire tempi di inattività pari a zero».

Il fatto che l’AI diventi così pervasiva e alla portata di dispositivi che maneggiamo costantemente ci mette di fronte al tema della resilienza digitale, di cui hai fatto cenno poco fa. Quali rischi e quali opportunità si possono, quindi presentare?
«La resilienza digitale è la capacità di un sistema informatico di riprendersi rapidamente da avversità come attacchi informatici o disastri naturali. Recentemente, un bug nel software di un noto vendor di sicurezza, ha causato un’interruzione globale, evidenziando la vulnerabilità e l’interdipendenza dei sistemi digitali. Prendendo spunto dal libro “The Black Swan” di Nassim Nicholas Taleb, una soluzione potrebbe essere quella di costruire sistemi antifragili. Taleb suggerisce di creare sistemi che non solo resistano agli shock, ma che possano anche trarre vantaggio da essi, migliorando la capacità di adattarsi con sistemi ridondanti. Splunk può migliorare la resilienza digitale delle organizzazioni fornendo visibilità in tempo reale sui dati, permettendo di identificare e rispondere rapidamente alle minacce. Splunk aiuta a prevenire problemi maggiori, assorbire gli shock e accelerare la trasformazione digitale, garantendo che i sistemi critici rimangano sicuri e affidabili. Un po’ quanto suggerito da Nasim Nicholas Taieb». 

Infine, in un’evoluzione tecnologica così segnata dall’AI, quali tendenze possiamo immaginare per la cosiddetta “economia dell’esperienza”?
 «Cisco e l’intelligenza artificiale generativa possono trasformare il futuro della società e dell’economia dell’esperienza in molti modi. Ad esempio, Cisco utilizza l’AI per migliorare la sicurezza delle reti, rilevando e rispondendo rapidamente alle minacce informatiche. Questo aumenta la resilienza digitale, fondamentale per la continuità operativa delle aziende. Il fine è quello di migliorare la qualità dei servizi erogati e di conseguenza l’esperienza dei nostri clienti.

Inoltre, l’AI generativa può automatizzare processi complessi, riducendo i costi e aumentando la produttività in settori come la produzione e la logistica. Può anche stimolare l’innovazione, creando nuovi prodotti e servizi, e supportare le decisioni aziendali analizzando grandi quantità di dati.

In futuro sarà sempre più importante migliorare la collaborazione tra umani ed entità autonome intelligenti. Questo porterà sicuramente, in forma Darwiniana, grandi vantaggi evolutivi, migliorando la qualità della vita e aprendo nuove frontiere al progresso. È probabile che in futuro dovremmo rileggere i testi dei grandi filosofi e pensatori, per rendere antropocentrico lo sviluppo tecnologico». 


Questo articolo è stato realizzato da ated - Associazione Ticinese Evoluzione Digitale, non fa parte del contenuto redazionale.
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