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Health, Fitness & WellnessEsercizio fisico e cervello

20.06.24 - 09:00
Mens sana in corpore sano
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Esercizio fisico e cervello

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Mens sana in corpore sano

La celebre frase “mente sana in corpo sano” per il mondo classico riassumeva l’ideale della perfezione, ovvero l’equilibrio fra le facoltà intellettive e quelle fisiche. Ancora oggi è spesso usata per ribadire la notevole importanza di una buona forma fisica unita all’efficienza intellettiva e spirituale, con varie sfumature di significato in base al contesto. Per alcuni il corpo deve essere in perfetta efficienza fisica affinché le facoltà mentali siano al massimo.

Diversi studi indicano che l’esercizio fisico:

    • stimola il miglioramento cognitivo e ne previene il decadimento
    • potenzia la capacità di apprendimento e la memoria
    • migliora il flusso sanguigno al cervello e l’ossigenazione
    • contribuisce alla salute e all’efficienza del sistema nervoso
    • riduce stress e ansia migliorando l’umore complessivo
    • aiuta a costruire forza mentale e autostima

L’allenamento ha un impatto significativo a qualsiasi età, già nei bambini l’attività fisica è associata a migliori prestazioni cognitive. Negli adolescenti si è osservato come ci sia un legame tra esercizio fisico, immagine positiva di sé e capacità di relazionarsi e di fare amicizia. Sembra da alcuni studi che l’attività motoria costante riduca il rischio di isolamento sociale, ansia e aggressività.

I ricercatori lavorano per comprendere esattamente come e perché l’attività fisica migliora la funzionalità cerebrale, per sviluppare raccomandazioni e trattamenti migliori.

Il dottor J. Carson Smith dell’università del Maryland negli Stati con i suoi studi evidenzia l'impatto dell’attività fisica, in acuto e in cronico, sulla salute del cervello in età adulta, quando per esempio con l’invecchiamento se ne ha una riduzione del volume. Nel 2014, in uno studio particolarmente rilevante per gli anziani sani che possono essere a maggior rischio genetico per il morbo di Alzheimer, è emerso come l’esercizio svolga un ruolo protettivo, ritardando il restringimento dell’ippocampo, la regione cerebrale responsabile della memoria e dell’orientamento spaziale, la prima ad essere colpita proprio da questa malattia. Indagini strumentali hanno confermato che il volume dell’ippocampo è più grande negli individui che praticano più attività aerobica rispetto ai coetanei sedentari. L’esercizio aiuta anche i pazienti la cui attività cerebrale ha già iniziato a vacillare: favorisce progressi nell’apprendimento, nell’attenzione e nella memoria nelle persone affette da Alzheimer nelle fasi iniziali, schizofrenia o lesioni cerebrali.

Abbiamo il potere di invecchiare in modo più sano e mantenendo una qualità della vita migliore più a lungo. Qualsiasi forma di attività fisica, dalla più semplice come camminare alle più complesse, può apportare benefici al cervello. Quindi, non importa dove o quando si fa attività fisica, l’importante è farla!

Inizia subito se ancora non lo hai fatto e convinci anche chi ti sta vicino, per condividere la possibilità di stare in salute nel corpo e nella mente solo muovendosi e facendo qualche esercizio ben programmato.

Se sei pronto a iniziare il tuo percorso di allenamento ti aspettiamo ad A-CLUB, approfitta dei 3 GIORNI DI PROVA GRATUITA per conoscere tutti i servizi offerti dal Club e valuta con uno dei nostri Trainer come programmare i tuoi allenamenti in funzione dei tuoi obiettivi.
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A cura di
Tiziano Livio
Dottore in Scienze Motorie e Sport, Personal Trainer e Istruttore Fitness presso il Centro A-CLUB, Savosa


Questo articolo è stato realizzato da A-Club, non fa parte del contenuto redazionale.
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