Julian Liniger, CEO e co-fondatore di Relai, ha spiegato perché le imprese dovrebbero considerare di allocare parte delle loro riserve in Bitcoin. «È come cambiare il sistema operativo: da uno che perde valore a uno che lo guadagna nel tempo.»
Quando sul palco del Plan ₿ Forum 2024 è salito Julian Liniger, CEO e co-fondatore della startup Bitcoin svizzera Relai, ha infatti catturato da subito l'attenzione con il suo keynote "Supercharge Your Business: The Strategic Advantage of Buying Bitcoin As a Company". Liniger, la cui azienda permette di acquistare e detenere BTC in modo semplice e sicuro, ha esordito nella conferenza regina d’Europa con una domanda provocatoria:«quanti imprenditori in sala possiedono BTC a titolo personale, e quanti invece ne detengono anche nei bilanci delle loro organizzazioni?» Poche mani, come prevedibile, si sono alzate, come risposta alla seconda domanda.
Bitcoin come “boost” per le imprese
«Bene, questo sta per cambiare», ha affermato, in risposta al “sondaggio” estemporaneo, realizzato lo scorso ottobre nel complesso del Palazzo dei Congressi di Lugano. «Molti imprenditori hanno capito il valore di Bitcoin come riserva di valore a livello individuale, ma non lo hanno ancora integrato nelle loro strategie aziendali. Eppure, allocare parte delle riserve in BTC può dare un enorme vantaggio competitivo.» Il protagonista di questo keynote, di lì a poco, ha citato esempi di grandi aziende che si sono allineate a questo nuovo panorama - citando nello specifico MicroStrategy e Tesla - e che si sono quindi instradate verso un percorso preciso. L’attenzione del discorso, poi, si è concentrata sulle piccole e medie imprese, che rappresentano il 95% del tessuto economico del Vecchio Continente. «In Europa ci sono 25 milioni di PMI, con riserve di cassa medie di 15.000 € ciascuna. In totale, sviluppando il calcolo, ci sono 3 trilioni di euro parcheggiati in valute fiat, che perdono potere d'acquisto ogni anno.» Secondo Liniger, circa il 10% degli imprenditori europei possiede già BTC a titolo personale, il che lascia presagire un potenziale di 300 miliardi di euro “aziendali” già pronti a migrare verso Bitcoin. «Nel lungo periodo, se un terzo delle PMI europee allocasse parte delle riserve in BTC, parleremmo di un mercato potenziale di 1 trilione», ha aggiunto.
Perché le organizzazione dovrebbero investire in Bitcoin?
Per Liniger, è una questione di mero vantaggio strategico. «Se cambi il tuo sistema operativo, da una valuta che perde valore a una che lo guadagna nel tempo, ottieni un enorme vantaggio competitivo. Puoi investire di più in marketing, in prodotti, nell’acquisizione di clienti... Invece di lavorare di più, insomma, ottieni tanto con meno sforzo.» In seguito, ha messo sul piatto esempi concreti di azieimpresende che già lo stanno facendo (proprio tramite Relai): c’è un'agenzia immobiliare che acquista Bitcoin come riserva per ogni edificio che costruisce, un dentista che ha convertito il 20% delle sue riserve di cassa, una società di brokeraggio dell'oro che investe 100.000 euro al mese in "oro digitale".
«Questi imprenditori hanno capito che, lavorando duramente per ottenere denaro, non devono rischiare di vederlo svalutato. Vogliono preservare il potere d'acquisto delle loro aziende per poter investire in macchinari migliori, assumere più persone più competenti, ed espandere le operazioni. Con Bitcoin, il futuro è migliore», ha concluso Liniger.
Un messaggio chiaro, potente, che proietta le aziende verso un inedito scenario finanziario in cui Bitcoin diviene uno strumento strategico per prosperare. Prossima tappa? Sempre a Lugano, per il Plan ₿ Forum 2025, venerdì 24 e sabato 25 ottobre. I biglietti sono già in vendita, al prezzo imperdibile di 99 franchi.