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«Insieme, per un futuro tecnologico inarrestabile»

Massimiliano Reina/Tether
«Insieme, per un futuro tecnologico inarrestabile»

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Il CEO di Tether, la stablecoin oggi utilizzata da 400 milioni di persone nel mondo, ha illustrato a Lugano la visione dell'azienda, che si allarga fino ad abbracciare intelligenza artificiale, neurotecnologie, energia, privacy e divulgazione tecnologica e finanziaria.

Paolo Ardoino, CEO di Tether, CTO di Bitfinex e CSO di Holepunch, è stato, manco a dirlo, tra i protagonisti più attesi dalle migliaia di persone arrivate da ogni parte del globo a Lugano per vivere la terza edizione del Plan ₿ Forum, svoltosi il 25 e 26 ottobre scorsi. Tra i suoi interventi, programmati durante la due giorni in cui si è svolto l’evento, merita di certo una "rispolverata" quello intitolato "Unstoppable TogETHER", un autentico racconto in cui il 40enne italiano di Cisano sul Neva ha ripercorso la storia di Tether, emittente della stablecoin USDt - la più utilizzata al mondo - e delineato la visione dell'azienda, che fa perno sul suo token, per affacciarsi a numerose altre frontiere finanziarie e tecnologiche.

Da "spiegare il concetto" al primato globale

Sul palco principale del Palazzo dei Congressi, l’informatico e matematico ligure ha esordito ricordando le difficoltà iniziali di Tether - nata come impresa nel 2014 - nel far comprendere l'utilità di una "moneta digitale stabile". «Dovevamo spiegare agli exchange perché avessero bisogno di un dollaro digitale», ha raccontato. «Poi, dal 2017, e in seguito durante la pandemia e con il declino di alcune economie, c'è stata un'accelerazione fortissima». Oggi USDt vanta una capitalizzazione di oltre 141 miliardi di dollari, con 400 milioni di utilizzatori e 30 milioni di nuovi wallet che lo accolgono ogni trimestre. «La maggior parte degli utenti di USDt si trovano in mercati emergenti, dove le persone cercano di proteggere il loro patrimonio dal deprezzamento delle valute nazionali», ha spiegato. Per garantire questa stabilità, Tether detiene riserve che si compongono, a grandi linee, di oltre 100 miliardi di dollari in titoli del Tesoro statunitensi, 82.000 Bitcoin e 48 tonnellate d'oro. «Siamo pronti anche all'apocalisse», ha affermato Ardoino, «e vogliamo continuare a offrire uno strumento di libertà finanziaria a centinaia di milioni di persone».

Tether, un autentico ecosistema tech: AI, energia, educazione e comunicazioni P2P

Ma il futuro di Tether, ha chiarito il CEO dell’azienda, va ben oltre le stablecoin. Dei miliardi di dollari di utili generati ogni anno (13 nel 2024, ndr), solo una minima parte è stata distribuita agli azionisti: il resto è stato reinvestito in molteplici direzioni avveniristiche.

Nel campo dell’Intelligenza Artificiale - tanto per far riferimento alla frontiera tecnologica più in voga negli ultimi due anni - l’azienda ha acquisito il 50% di Northern Data, che con 24.000 GPU (processori grafici atti al funzionamento delle AI) si propone come provider indipendente di infrastrutture, appunto, destinate all'intelligenza artificiale. E con Blackrock Neurotech, poi, sta anche esplorando interfacce cervello-computer in grado di restituire la parola e il movimento a pazienti affetti da alcune tipologie di paralisi. Sul fronte energetico, Tether ha investito oltre 1 miliardo di dollari per rendere possibile il mining sostenibile di Bitcoin, con impianti solari, eolici e geotermici in Salvador e Uruguay. L'obiettivo è «partecipare alla sicurezza e alla crescita della rete in modo ecologico», ha sintetizzato Ardoino. Che, proseguendo, ha posto al centro del suo intervento anche il tema della privacy nelle comunicazioni, snocciolando vari dettagli sul lancio di app come Keet, che grazie alle tecnologie P2P di Holepunch «permettono alle persone di interagire tra loro senza intermediari, al riparo da censure e sorveglianza».

Infine, l’educazione: un capitolo chiave, con la nobile aspirazione di «diffondere la conoscenza su Bitcoin, blockchain e decentralizzazione: perché senza apprendimento non c'è libertà».

«Il futuro è nelle nostre mani»

Ardoino, che nelle ultime settimane ha annunciato, tra le altre cose, l’approdo di USDt su Lightning Network e gli investimenti nella piattaforma video statunitense Rumble e in quote minoritarie della Juventus, in conclusione, ha lanciato un monito al pubblico presente: «È capitato che abbiamo creato un prodotto che tutti usano, e adesso stiamo facendo del nostro meglio per adoperare i profitti per ideare e far crescere iniziative significative per il futuro dell'umanità. Insieme, mirando alla decentralizzazione, possiamo davvero essere inarrestabili».

Tra le occasioni per assistere nuovamente dal vivo a un intervento di Paolo Ardoino in riva al Ceresio, ci sarà la quarta edizione del Plan ₿ Forum, che tornerà a Lugano venerdì 24 e sabato 25 ottobre 2025.


Questo articolo è stato realizzato da Lugano's Plan ₿, non fa parte del contenuto redazionale.
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