Dalle immagini, al testo, ai video: che cosa conviene postare sulle piattaforme e perché
LUGANO - Lo vediamo tutti i giorni, gli studi lo confermano: i social media sono ormai diventati una parte integrante della nostra vita online. Questo cambiamento non ha investito solo i “privati”, cioè gli utenti che dedicano un po’ di tempo al web, spontaneamente, durante la propria giornata. Anche le aziende e moltissimi generi di attività commerciali sono stati investiti da quest’onda. Che fare, cavalcarla o colare a picco?
Proprio perché l’utenza ha numeri alti e sempre in crescita, vediamo che spesso gli amministratori delegati dei social media scelgono di aggiornare costantemente le proprie piattaforme.
Questo può risultare nell’offerta di diverse funzioni, nuovi servizi, aggiornamenti tecnici e, ogni tanto, la possibilità di condividere nuovi tipi di contenuti. È successo a Facebook, è successo a Instagram, è successo a Twitter e continuerà ad accadere.
Ogni contenuto condiviso sul nostro feed si apre a eventuali like, interazioni e ulteriori condivisioni. A seconda della copertura che gli sarà concessa, ovvero della quantità di persone a cui verrà mostrato il tuo post, il tuo contenuto potrà essere più o meno diffuso ed efficace.
Chiaro, non sempre questa “efficacia” sarà l’obiettivo dell’utente, che magari vorrà semplicemente condividere con i propri amici qualcosa di divertente o interessante, che ha visto online a propria volta. Tuttavia, se prendiamo in considerazione le aziende e le attività commerciali sui social, una condivisione o un’interazione in più possono fare la differenza. Le tipologie di contenuto che possiamo condividere sono vari, specialmente su Facebook, uno dei social media più versatili in questo senso: link, foto, video in diversi formati. Ci sono, ovviamente, anche altre regole da seguire per pubblicare, che influenzano l'efficacia dei contenuti stessi (giorni, orari, caratteristiche degli elementi di contesto e molte altre cose dettate dal cosiddetto “algoritmo” di ciascun social), ma oggi vogliamo soffermarci sui contenuti in sé.
Partiamo da un’importante premessa: i contenuti visivi, ad oggi, sono la formula vincente in termini di risposta ed interesse da parte degli utenti. Lo vediamo tutti i giorni, possiamo sperimentarlo su noi stessi e, di nuovo, le statistiche lo confermano: secondo Hubspot.com, il 71% delle operazioni di web marketing è focalizzato sui contenuti visivi sui social network, perché grafiche e immagini aumentano dell’80% l’interesse dell’utente a leggere i contenuti testuali associati.
È tuttavia consigliabile, per molte ragioni tecniche che non possiamo qui approfondire, per questioni di spazio, dimostrarsi versatili e variare i contenuti anche nella loro tipologia, aggiornare i formati dei media, sperimentarne di nuovi, dimostrare di essere al passo con la
comunicazione digitale.
Ma in conclusione, chi ottiene il primato? Foto? Grafiche? Infografiche? Link? La scelta non manca!
Allo stato attuale della “rivoluzione digitale”, una tipologia di media si aggiudcando più successo di altri, suscitando l’interesse di tanti social media manager: i video. Chi ancora non poteva renderli condivisibili sulle proprie piattaforme, si è subito adoperato per farlo. Già ad aprile 2016, Facebook ha dichiarato che i suoi utenti attivi – oltre un miliardo di persone – guardano circa otto miliardi di video ogni giorno. Favorendo like e condivisioni, favoriscono anche la diffusione dei nostri contenuti, con alti – e graditi – tassi di engagement, ovvero di coinvolgimento attivo degli utenti.
Una buona strategia di marketing, oggi, non può ignorare l’attenzione che si deve investire nel comparire sui social, e nella scelta dei contenuti e dei relativi formati da pubblicare in tali piattaforme. Noi lo sappiamo bene, e possiamo consigliarti e accompagnarti nella direzione giusta per il tuo business: contattaci per una consulenza gratuita e personalizzata.
Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.