Sottovalutare alcune regole SEO incide sul valore attribuito alle pagine come risposta alle ricerche degli utenti
La SEO (search engine optimization), come è noto ai più, rappresenta un principio fondamentale del digital marketing ed un insieme di tecniche necessarie per raggiungere una serie di obiettivi. Il suo scopo fondamentale è produrre migliori performance in termini di posizionamento (ranking) dei siti sui motori di ricerca e, conseguentemente, aumentare il volume di traffico che può raggiungerli in modo naturale, senza utilizzare le inserzioni a pagamento chiamate Search Ads, Paid Search o PPC – Pay Per Click (es. Google Ads). In questa rubrica, abbiamo scritto vari approfondimenti su questo tema, cercando di puntare anche su aspetti più specifici come la SEO off-page - cioè quelle attività di ottimizzazione che coinvolgono elementi esterni al sito - o ancora sulla “Local SEO”, per evidenziare la cruciale importanza della qualità di informazioni e contenuti prodotti sul web dalle attività che si rivolgono a una clientela di prossimità.
Abbiamo, inoltre, soprattutto trattato il tema dell’ottimizzazione dei contenuti on-page soprattutto nell’ottica delle opportunità che dalla SEO vengono offerte.
Ma ci sono anche dei potenziali errori, anche abbastanza diffusi, che è bene conoscere e sottolineare per non compromettere il posizionamento del nostro sito su Google, il principale motore di ricerca online al Mondo (98% del mercato in Svizzera, 93% a livello globale).
Eccone, nello specifico, ben 8. Scopriamoli insieme per evitarli.
1. Parole chiave – Keywords – Query assenti nel dominio/sottodominio
Includerle nel nome di dominio/sottodominio non è fondamentale, ma è uno dei più longevi e utili fattori di posizionamento. Eppure, spesso questa indicazione viene disattesa. Complice, anche, la sempre crescente scarsità di domini con keyword specifiche disponibili.
2 - Contenuti di qualità sul sito in numero e/o di lunghezza insufficiente
In questo caso, Red website design, il cui team ha selezionato i principali errori in ambito SEO, fa riferimento allo svantaggio apportato dai testi troppo brevi. Il presupposto è inequivocabile: la correlazione tra i processi da cui scaturiscono i ranking - e quindi il posizionamento nella SERP - e il numero di parole utilizzato all’interno del contenuto. Se quest’ultimo è troppo risicato, in sostanza, la scelta può produrre un ridimensionamento del valore che il motore di ricerca gli attribuirà, poiché lo considererà una risposta poco completa alla domanda posta dall’utente.
3 - Sito non sicuro - senza HTTPS
Il protocollo HTTPS assicura maggiore protezione in termini di integrità e riservatezza dei dati scambiati tra computer e siti internet. Gli utenti si aspettano - come evidenzia Google, che ne consiglia vivamente l’adozione - che l’utilizzo di un sito web possa garantire una fruizione sicura e privata/criptata dallo sguardo di terze parti.
4 - Mancata ottimizzazione / efficacia della User Experience
Bisogna sempre evitare che l’interfaccia, nella percezione degli utenti, risulti troppo complessa, difficile da decifrare fino al punto di dover richiedere istruzioni o aiuto, o perfino di abbandonarla. Anche a scapito di sacrificare la creatività (UI) sull’altare dell’ottimizzazione visiva: l’utente, del resto, deve essere sempre al centro dell’esperienza di navigazione. Non possiamo, insomma, costringerlo a pensare troppo per ottenere ciò che sta cercando sul nostro sito.
5 - Tempi di caricamento delle pagine troppo lunghi
Sul web i ritmi sono ormai frenetici e le pause eccessive non sono tollerate. Gli utenti che si imbattono in pagine che impiegano troppo tempo a caricarsi, tenderanno a rinunciare a consultarle, prima che ciò che vorrebbero visualizzare possa finalmente apparire sullo schermo: questo è un fattore importantissimo in relazione al posizionamento dei siti web. Tre secondi o anche meno: dovrebbe essere questa la bussola temporale per stabilire se il nostro sito sia o meno performante in termini di velocità di caricamento. Potete verificarlo più dettagliatamente (e gratuitamente) grazie a Google PageSpeed Insights.
6 - Frequenza di rimbalzo elevata
Il bounce rate, cioè la percentuale di utenti che abbandonano un sito subito dopo essere atterrati sulla prima pagina visitata, può dipendere dal fattore precedente (quindi l’eccessiva lentezza di caricamento), ma anche da un altro, possibile aspetto fondamentale: gli utenti potrebbero non essere soddisfatti dei contenuti trovati, perché magari non coerenti con la ricerca effettuata. Sul tema, in realtà, bisognerebbe considerare specifici fattori, come la tipologia di sito web, la frequenza di pubblicazione ed altri elementi, ma un bounce rate elevato, per Google, è sempre un cattivo segnale.
7 - Contenuti duplicati
Google li definisce così: “blocchi di contenuti importanti (all'interno di o tra i domini) che sono identici ad altri contenuti nella stessa lingua, oppure molto simili”. E consiglia, manco a dirlo, di evitarne l’utilizzo, perché potrebbero generare penalizzazioni da parte del motore di ricerca. La logica è spicciola, se vogliamo: Google cerca di indicizzare e visualizzare pagine contenenti informazioni distinte. Tutti i vostri contenuti, insomma, dovrebbero essere (più o meno) originali.
8 - Contenuti non ottimizzati per le parole chiave
Chiaramente, la presenza delle keywords è importante per dimostrare a Google che il contenuto pubblicato è pertinente con l’interesse espresso dall’utente, e dunque rilevante come risposta alla sua ricerca. Se questo è il presupposto, in una visione ottimale, il tag title dovrebbe sempre iniziare con la query, e la description dovrebbe contenerla. Inoltre, è sempre importante includerla almeno nel titolo della pagina (H1) e nelle prime 100 parole del testo (H2 o P).
Evitare gli errori, oltre che individuare soluzioni efficaci, è tra gli obiettivi che ci prefissiamo a monte di ogni nostro progetto. Siamo consapevoli che investire tempo, risorse ed energie su strategie ben strutturate è la chiave per raggiungere ottimi risultati per i nostri clienti. I nostri esperti conoscono bene i fondamenti che contraddistinguono ogni attività SEO che porti dei frutti: se gestisci un’attività, contattaci per una consulenza gratuita: scopriremo insieme quali obiettivi potremo aiutarti a raggiungere attraverso questo e altri canali digitali.
Articolo a cura di Linkfloyd Sagl, agenzia di marketing e comunicazione in Ticino.