Attivando la “Modalità Creator”, possiamo sfruttare nuovi formati e opportunità di promozione. Ecco come e perché farlo
Recentemente, in questa rubrica, abbiamo approfondito uno dei trend di digital marketing che nel prossimo futuro si consoliderà ulteriormente e diverrà sempre più centrale: l’implacabile ascesa dei creator. Abbiamo, nell’articolo in questione, evidenziato come tutti i principali social network stiano investendo massicciamente con l’obiettivo di stimolare l’attività dei creator, aumentando sensibilmente il ventaglio di funzioni per agevolare la loro produttività e consolidare il flusso di monetizzazione dei contenuti.
LinkedIn, in quest’ottica, non fa eccezione: la piattaforma di Microsoft, nei giorni scorsi, ha annunciato l’introduzione di una serie di novità rivolte ai creator, che adesso potranno disporre di inedite funzioni indispensabili per la creazione di contenuti e per ottimizzare il rapporto con i propri follower.
Prima di addentrarci nell’analisi dei nuovi strumenti messi a disposizione dei creator da LinkedIn, facciamo però un passo indietro: a quale scopo, all’inizio di quest’anno, la più grande piattaforma di networking professionale al mondo ha introdotto, nella dashboard del suo profilo, la modalità creatore?
Selezionando la modalità “creatore di contenuti” e aggiungendo il pulsante “Segui” sul proprio profilo - con il conseguenziale upgrade da “Connect” a “Follow” - possiamo far lievitare il flusso di divulgazione e visibilità dei nostri contenuti, sfruttando, peraltro, gli hashtag identificativi dell’area tematica verso cui indirizziamo ciò che pubblichiamo. Una modalità, questa, che nella sostanza può stimolare e incoraggiare gli utenti a seguirci. «I creatori – nella filosofia di LinkedIn - sono membri che condividono regolarmente contenuti con la loro comunità professionale per dimostrare la loro competenza, accendere conversazioni su idee ed esperienze e costruire comunità intorno a interessi comuni».
Attivare la modalità creator su un profilo LinkedIn è una procedura semplice e già, al momento del lancio di questo importante strumento, l’azienda aveva anticipato una futura strategia di implementazione di un set di strumenti, sempre più nutrito, dedicato alla comunità di creatori. Detto, fatto. Perché a fine novembre sono state annunciate alcune novità rilevanti: accesso ai video live e newsletter. Strumenti, questi, che saranno in breve tempo a disposizione di tutti i profili creator, progettati con lo scopo di agevolare e stimolare la creazione di contenuti destinati ad un pubblico mirato.
Con questo strumento, sarà possibile trasmettere contenuti video direttamente sul vostro profilo, interagendo dal vivo con i follower e aumentando, potenzialmente, il coinvolgimento degli stessi. Questo video potrà fare al caso vostro, se desiderate pianificare una diretta di successo su LinkedIn a partire da alcuni casi di successo.
I suggerimenti di LinkedIn per ottimizzare i video in diretta?
Preparazione: assicuratevi di avere una buona conoscenza dell’argomento che trattate e un’idea chiara del format da utilizzare per la vostra trasmissione.
Autenticità: il pubblico risponde meglio ai contenuti genuini e “relazionabili”. Tenetelo in considerazione.
Coerenza: è importante stabilire una cadenza chiara delle trasmissioni in diretta per rispondere alle aspettative del vostro pubblico sul ritmo di pubblicazione dei contenuti.
Flessibilità: il bello della diretta risiede soprattutto nel dover mettere in conto una buona componente di imprevedibilità. Ma proprio gli imprevisti – se ben gestiti - possono condizionare in positivo il grado di autenticità che riuscirete a trasmettere.
Coinvolgimento: immaginate che il vostro pubblico digitale sia, esattamente, dentro la vostra stanza nel momento in cui trasmettete in diretta. Creare e agevolare un flusso bi-direzionale, coinvolgendo attivamente chi vi segue, può consolidare una connessione più profonda con il vostro pubblico.
Proattività: organizzare il vostro evento con almeno 2-4 settimane di anticipo può permettervi di coinvolgere un numero più alto di partecipanti.
L’altra inedita funzione annunciata da LinkedIn è la “newsletter”: uno strumento utile alla distribuzione di contenuti, che una volta pubblicati genereranno automaticamente notifiche push - nell’app e via e-mail - indirizzate agli iscritti, che quindi resteranno sempre aggiornati sulle nuove pubblicazioni. Anche su questo fronte, LinkedIn consiglia alcuni aspetti da tenere in considerazione:
Essere diretti: la scelta del nome della newsletter deve descrivere in maniera chiara l’area tematica di riferimento per agevolare l’impatto sul pubblico.
Unicità: sarà importante strutturare un’identità visiva attraverso l’upload di un logo e la scelta di una copertina per ogni nuovo articolo pubblicato.
Attirare l'attenzione: scegliete un titolo chiaro per ogni articolo della newsletter in modo da aiutare il pubblico a capire qual è il tema su cui si focalizza il vostro articolo.
Coerenza: è la chiave. Mantenete, come nel caso dei video, una precisa cadenza di pubblicazione che rispecchi le impostazioni – e le “promesse” - della vostra newsletter.
LinkedIn continua ad evolversi, in un percorso che mette sempre più al centro, appunto, chi crea contenuti degni d’interesse. Il social di Microsoft rappresenta un tassello centrale delle strategie promozionali che sviluppiamo per attività che vogliono ottenere clienti B2B e che necessitano, per i loro dipendenti, una spinta in chiave di personal branding.
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