La riprova sociale approda sulle inserzioni a pagamento di Facebook e Instagram. Ecco come sfruttare la novità di Meta
Nelle ultime settimane, Meta ha aperto una nuova strada verso il miglioramento dell’efficacia delle inserzioni di Facebook e Instagram Ads: da poco, è possibile inserire al loro interno delle informazioni che prima erano visibili agli utenti solo visitando la pagina della nostra attività, cliccando sul pulsante “Scopri di più”.
Adesso questi dati, definiti “di riprova sociale”, caratterizzeranno gli annunci pubblicitari.
Che cos’è e come funziona il meccanismo di riprova sociale
Perché è così importante per i brand che queste informazioni siano subito visibili agli utenti, prima che essi visitino la loro pagina aziendale?
Le azioni e le considerazioni della maggioranza delle persone – o di quelle la cui opinione riteniamo importante - possono influenzare il nostro comportamento. Se ci trovassimo davanti a due bar e dovessimo scegliere in quale dei due entrare, senza conoscerne dal principio prodotti e servizio, probabilmente preferiremmo quello più affollato: tendiamo spesso, dunque, a scegliere le opzioni sulla base della quantità o della qualità dei consensi ricevuti. Non sappiamo, poi, se effettivamente il bar più affollato avrà prodotti più gustosi, prezzi più vantaggiosi o se il personale sia particolarmente affabile, ma se la maggioranza o alcuni amici “intenditori” lo avranno scelto ci affideremo al loro giudizio.
Le basi psicologiche della riprova sociale
Secondo gli studi condotti dallo psicologo Robert Cialdini, e riportati nel suo libro “Le armi della persuasione”, ci sono caratteristiche che rendono alcuni comportamenti più interessanti da imitare:
Come si applica questo meccanismo nel marketing online?
Non sempre i due bar si trovano uno di fronte all’altro, e perciò non è possibile compiere una scelta “a colpo d’occhio”. Il meccanismo della riprova sociale è alla base delle piattaforme di recensioni online, e dunque legato, online, soprattutto ai momenti di ricerca e decisione rispetto a un determinato acquisto: più alto sarà il voto dato dai clienti, più l’attività risulterà gradita all’utente intento a valutare le sue opzioni.
Con i social callout, la novità introdotta da Meta, l’opinione altrui inizia a svolgere un ruolo cruciale anche durante la fruizione dei nostri feed, solitamente meno connessa alla ricerca di informazioni e all’acquisto, e più alla scoperta “involontaria” – sebbene legata agli algoritmi – di nuovi prodotti.
Social callout: di cosa si tratta
Facebook e Instagram, adesso, mostreranno agli utenti che “inciampano” negli annunci varie etichette (callout) che metteranno in evidenza due tipologie di informazioni:
Le informazioni sul business
Questi callout permetteranno di evidenziare subito, negli annunci:
per far leva su una conoscenza previa maggiore da parte di chi sceglie soprattutto in base alla propria disponibilità economica e alle facilitazioni logistiche.
Etichette sociali
Queste etichette, al contrario delle prime, che aggiungono semplici dettagli descrittivi, sottolineano gli aspetti positivi intrinseci al brand e all’attività:
sfruttando i meccanismi di riprova sociale sopra descritti.
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