Il franco svizzero sta destando preoccupazione tra gli industriali svizzeri che incontrano sempre più difficoltà a esportare i loro prodotti
La forza del franco svizzero sta destando non poche preoccupazioni tra le aziende svizzere, che hanno visto diminuire ulteriormente il numero degli ordini in entrata già in calo negli ultimi anni. Esportare merci sta diventando più difficile anche a causa dell'apprezzamento del franco. I prodotti svizzeri diventano più cari per gli acquirenti esteri e il loro acquisto meno appetibile. Per affrontare questa situazione sempre più aziende stanno facendo ricorso alla indennità per lavoro ridotto.
Secondo quanto dichiarato da Swissmem, l'organizzazione dell'industria metalmeccanica ed elettrica, si è partiti da un livello molto basso l'estate scorsa e si è registrato un aumento significativo delle aziende che lo hanno adottato.
Cos'è il lavoro ridotto e chi ne sta facendo richiesta
In un momento di crisi e per un limitato periodo di tempo, un'azienda, in accordo con i lavoratori, può ridurre l'orario di lavoro e fare domanda di indennità per lavoro ridotto. I lavoratori in questo caso ricevono un'indennità pari all'80% della perdita del guadagno computabile, cioè l'80% della percentuale di lavoro momentaneamente persa. L'indennità è pagata dall'assicurazione contro la disoccupazione (AC) e il suo scopo è quello di evitare il licenziamento dei lavoratori e mantenere in essere i contratti di lavoro.
Non stupisce che le industrie svizzere, messe in difficoltà dal calo degli ordini, stiano ricorrendo a questa misura. Bystronic, azienda di ingegneria meccanica, ha dichiarato che 170 dei 700 dipendenti della sede centrale a Niederönz sono attualmente in regime di disoccupazione parziale. La società é stata colpita in maniera significativa dall'apprezzamento del franco e nella prima metà del 2023 ha perso quasi 30 milioni di franchi di fatturato.
A Phoenix Mecano, azienda produttrice di componenti e specializzata in sistemi di azionamento per mobili o letti d'ospedale, i singoli siti produttivi stanno valutando l'introduzione della disoccupazione parziale e una delle unità tedesche ha già attivato la procedura.
Stessa sorte per il produttore di chiusure lampo e accessori di lusso Riri a Mendrisio, per l'azienda Feintool, focalizzata sull'industria automobilistica e per Bossard.
Boris Zürcher, direttore della divisione del lavoro presso la Segreteria di Stato dell'economia (Seco), stando agli ultimi dati raccolti sul mercato del lavoro ha confermato la tendenza a un aumento delle richieste di lavoro ridotto.
L'andamento del franco
Il franco svizzero si è rafforzato nei confronti di diverse valute, in particolare rispetto all'euro. Al 29 gennaio 2024 il tasso di cambio EUR/CHF era di 0,93 contro un livello di parità a marzo 2023.
La rivalutazione del franco nei confronti dell’euro, se da un lato significa, per la popolazione svizzera, l a possibilità di ottenere servizi e beni esteri a minor prezzo, dall'altra rende più difficile esportare le merci dalla Confederazione.
La Banca nazionale svizzera (SNB) ha aumentato i tassi di interesse più volte nel corso dell'anno passato e ha favorito l'apprezzamento del franco, così come la crescita continua e stabile dell'economia svizzera. Per il 2024 si prevede una crescita del PIL al 2,5%.
È difficile prevedere quale sarà il futuro della valuta svizzera, molti sono i fattori che potrebbero influenzarne le oscillazioni, come il protrarsi del conflitto tra Russia e Ucraina o l’aggravarsi di quello in Medio Oriente,, che favorirebbero uno scenario in cui il franco rimane forte in quanto considerato un rifugio sicuro per gli investitori, oppure una crescita dell'economia globale che potrebbe favorire un recupero dell'euro e un relativo indebolimento del franco.
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